Investì ed uccise 17enne, motociclista condannato dai giudici

13 anni fa investì ed uccise un ragazzo di 17 anni, nelle ultime ore arriva la condanna nei confronti del motociclista. Lo stesso che, all’epoca, era sotto effetto di droga ed alcol

Ucciso a 17 anni
Lorenzo Guarnieri (screenshot video YouTube) Notizie.com

Quasi tredici anni fa (precisamente il 2 giugno del 2010) a Firenze avvenne un terribile incidente. Il giovane Lorenzo Guarnieri, di soli 17 anni, venne investito da un motociclista. Successivamente quest’ultimo si è scoperto che era ubriaco e drogato. L’impatto è stato terribile e per il giovane non c’è stato assolutamente nulla da fare. Da quel momento in poi una ferita aperta per i genitori, parenti ed amici che continuano a ricordare Lorenzo con associazioni e molto altro. Nelle ultime ore, però, qualcosa si è mosso.

L’uomo che ha investito ed ucciso il ragazzo, Piero Passerò, dovrà risarcire l’assicurazione. Ovvero quella dove era cliente. Dovrà pagare una multa che si avvicina ai 700mila euro. Senza dimenticare le spese legali che ammontano a 35mila euro. Questo è quello che ha deciso e che arriva dalla Corte di Appello della città toscana. Subito dopo l’incidente il motociclista era stato condannato, in via definitiva, a 2 anni ed 8 mesi di carcere. Anche se, a dire il vero, non ha mai varcato la cella di una prigione. Visto che, all’epoca, non prevedeva l’omicidio stradale.

Firenze, uccise 17enne in moto: dovrà pagare l’assicurazione

Ucciso a 17 anni
Lorenzo Guarnieri (screenshot video YouTube) Notizie.com

In merito ai risultati delle analisi del motociclista, la sua compagnia assicurativa ha deciso di farsi pagare. Nel processo di primo grado l’assicurazione ha perso. In appello, invece, l’uomo è stato condannato al risarcimento. I giudici, che hanno emanato la sentenza, sapevano molto bene che, dal momento della firma della polizza, la copertura sarebbe avvenuta solamente nel caso in cui un soggetto risultasse positivo ad alcol e stupefacenti.

Da quel giorno i suoi genitori hanno dato via a molte campagne di sensibilizzazione. In particolar modo ad una, ovvero quella capace di modificare il codice penale con l’introduzione del reato di omicidio stradale. La stessa datata marzo 2016. Associazioni che, di conseguenza, sono nate e diffuse anche nel mondo della scuola e in quelle dell’università. Con il solo scopo che il figlio non venga assolutamente mai dimenticato.
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