Strage migranti, Zangrillo: “Europa unita è forte punto di partenza”

Strage migranti, in merito a quanto accaduto pochi giorni fa anche Paolo Zangrillo ha voluto dire la sua. Il ministro per la Pubblica Amministrazione ha rilasciato una intervista al quotidiano ‘Il Giornale’

Parla al 'Giornale'
Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo (Ansa Foto) Notizie.com

Le immagini che arrivano da Steccato di Cutro sono state un colpo al cuore per tutti quanti noi. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che stiamo parlando di una vera e propria strage di migranti. L’ultimo aggiornamento che arriva è drammatico: il numero delle vittime è salito a quota 67. Purtroppo, però, si tratta ancora di un dato provvisorio visto che, secondo quanto riportano le autorità locali, pare che sia destinato a crescere ancora di più. Nel frattempo, nella giornata di oggi, sarà aperta la camera ardente al ‘Palasport‘ di Crotone dove sono arrivate le bare con dentro le vittime di questa tragedia.

Non è da escludere che qualche vertice alto del governo possa presentarsi in Calabria per rendere omaggio ai morti. Nel frattempo, però, si continua a discutere su questo tema fondamentale che, nel corso degli anni, ha creato diverse polemiche e soprattutto tanti problemi. In merito a quest’ultima vicenda, che ha sconvolto un Paese intero, sono arrivate anche le parole da parte di Paolo Zangrillo. L’attuale ministro per la Pubblica Amministrazione, del governo Meloni, ha rilasciato un suo pensiero al quotidiano ‘Il Giornale‘ dove si è voluto soffermare su alcuni punti molto importanti e assolutamente da non sottovalutare.

Strage Migranti, Zangrillo sicuro: “Bisogna ripartire da Europa più unita

Questione migranti
Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono state alcune delle parole rilasciate dal ministro al noto quotidiano: “Tragedie del genere ci fanno capire quanto il tema dell’immigrazione debba essere al centro del dibattito politico, una riflessione che non può esaurirsi all’interno dei soli confini nazionali. La cornice di una Europa unita e collaborativa è il punto di partenza imprescindibile per sviluppare azioni concrete di gestione dei flussi migratori alle quali, senza distinguo, tutti collaborino fattivamente“.

Poi un riferimento sulle ultime dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: “In questo momento l’Italia non può essere lasciata sola. Piantedosi lavora in un contesto di estrema criticità, perseguendo un obiettivo condiviso da tutto il governo, quello di evitare il sacrificio di vite umane. Lo dobbiamo ringraziare per la dedizione e l’energia con la quale sta interpretando il suo ruolo”.

Impostazioni privacy