La Preside travolta dalle polemiche, lei dribbla e chiarisce: parlavo ai ragazzi

Non si placa il clamore suscitato dalla lettera che la dirigente scolastica ha diffuso l’altro giorno

La solita Italia. La solita solfa che viene rimbalzata da una sola parte e poi diventa verità assoluta. Più passano i giorni, più la Digos indaga e più si viene a sapere che la tanto decantata aggressione “fascista“, in realtà sia stato un atto per difendersi da un’aggressione di cinque-sei ragazzi di un movimento di sinistra che voleva impedire il lecito volantinaggio da parte di un gruppo di ragazzi di destra. Va in rete solo un parte di video, quella finale, interviene il mondo e a legittimare tutto ci pensa la preside dell’Istituto che invia una lettera dove si parla chiaramente di “atto fascista“. Interviene il ministro Valditara sulla professoressa Savino e apriti cielo. Lei, la dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, 46 anni, è sopraffatta dagli eventi e dalle polemiche. E dopo la sicurezza mostrata nella famosa lettera, non parla e si chiude nel silenzio.

La lite
Il momento in cui c’è la lite tra due studenti poi fatta passare come aggressione fascista (twitter Notizie.com)

Non posso parlare”, dice scura in volto. La preside sembra scossa dal clamore della sua circolare e corre a chiudersi all’interno dell’istituto, racconta il CorSera. Forse, la preside ha capito che quella lettera, se davvero era rivolta solo agli studenti, era meglio che la spiegasse agli studenti stessi, senza farla uscire o diffonderla, soprattutto in un momento come questo. La scuola, se vuole, riesce spesso a tenere determinate situazioni all’interno dell’Istituto. Tanto che qualche ora dopo, forse presa dal timore di quello stava accadendo, ecco che arriva un comunicato da parte della stessa preside, anche se a leggerlo e a diffonderlo, è una sua collaboratrice.

“Il messaggio era per gli studenti e loro hanno capito forte e chiaro”

L'altra versione
Un frame dove si vedono alcuni studenti che impediscono il volantinaggio di ragazzi di destra davanti alla scuola (Twitter Notizie.com)

La dirigente ringrazia, ma non ha intenzione di aggiungere niente altro al messaggio della comunicazione (la lettera, ndr ) e a quanto già rilasciato ad alcuni giornali. Il messaggio era rivolto agli studenti della nostra scuola, a cui si deve dedicare con attenzione ogni giorno, e a loro è arrivato, forte e chiaro — scrive in terza persona —. Come dirigente scolastica vuole evitare di alimentare ancora la già grande sovraesposizione mediatica a proposito di questioni che, seppur attinenti alla scuola e al suo ruolo nella società, tuttavia diventano facile oggetto di polemica e strumentalizzazione».

La verità è che strumentalizzare una situazione del genere ci vuole poco, soprattutto in un momento così delicato. La professoressa Savino aveva perfino ricevuto il plauso del sindaco di Firenze, Dario Nardella, e di più di un circolo Anpi della Toscana. Forse determinate cose, prima di essere commentate, riviste e rivisitate, si dovrebbe aspettare un po’ e vedere quel che succede con le indagini della Digos che stanno prendendo una piega del tutto inaspettata e con una versione un tantinello diversa rispetto all’agguato fascista di cui tanto si è parlato.

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