Morte Maurizio Costanzo, il dolore di Vespa: “Una perdita per la cultura italiana”

Il giornalista ha elogiato l’uomo e collega scomparso all’improvviso oggi all’età di 84 anni: “Uno shock perché era attivissimo fino a ieri. Ha lanciato talenti e inventato un nuovo linguaggio. Per le sue campagne ha rischiato la vita, per un soffio ha scampato l’attentato”.

Se n’è andato all’improvviso, Maurizio Costanzo. “È stato uno shock, fino a ieri era operativo”, ha detto con voce spezzata Bruno Vespa ai microfoni del Tg1. “Eravamo amici, io sono andato da lui quando ha celebrato i 20 e 30 anni del Maurizio Costanzo Show, lui ha fatto lo stesso con Porta a Porta”.

Bruno Vespa Maurizio Costanzo
Bruno Vespa su Maurizio Costanzo: “Per le sue campagne ha rischiato la vita, scampato l’attentato della mafia per un soffio” (Ansa Foto) – Notizie.com

La triste notizia, la scomparsa all’età di 84 anni, non se l’aspettava nessuno. Vespa ha elogiato la professionalità e la carriera del giornalista e conduttore tv che si è spento oggi: “Era straordinario, ha fatto la storia della radio e della tv con programmi sempre innovativi. Ha portato in Italia quelli che sono i talk show americani, gliel’ho sempre detto: tu hai cominciato, poi siamo arrivati tutti noi. Costanzo ha cambiato il linguaggio, è stato un uomo geniale, ha scritto testi fantastici di canzoni bellissime, come per esempio per Mina (“Se telefonando”, ndr)”. Un personaggio a tutto tondo: “Ha anche diretto un giornale (“L’occhio”), è stato un personaggio completo, era ancora attivissimo. Ha rinnovato la tv inventando tantissimi personaggi”, ha proseguito Vespa.

Vespa su Costanzo: “Ha rischiato la vita per le sue campagne e lanciato talenti”

Maurizio Costanzo
Bruno Vespa ha ricordato Maurizio Costanzo al Tg1: “Uno shock, era attivissimo fino a ieri” (Ansa Foto) – Notizie.com

“Sgarbi, per esempio, è una sua creatura. Attraverso il suo programma ha fatto pure delle campagne importanti, perfino sulla mafia. Cosa che gli stava costando la vita, è scampato all’attentato per un soffio”. Il giornalismo italiano ha perso un pezzo da novanta: “Ero molto legato a lui, spesso mi ha chiesto di collaborare per delle trasmissioni sui grandi temi. Gli piaceva molto farlo per certi argomenti. Qui parliamo di una perdita per la cultura italiana. Ha lanciato talenti e un modo nuovo di pensare, ha sdoganato situazioni anche a livello di costume. Non era solo un personaggio di un varietà tv, era un giornalista a tutto tondo”. 

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