Affetta da raro tumore, sottoposta a ricostruzione mandibola

Una bambina, affetta da un tumore rarissimo, è stata sottoposta ad una operazione: ovvero la ricostruzione della mandibola. Il tutto nelle ultime ore: soddisfazione da parte dell’equipe medica

Operazione a bambina di 10 anni
Operazione ad una bambina di 10 anni (Ansa Foto) Notizie.com

Ci ha pensato la squadra medica del Policlinico di Bari ad effettuare questa operazione. Protagonista una bambina di 10 anni. Fortunatamente tutto è andato per il meglio. La piccola è stata sottoposta ad una ricostruzione della mandibola. La stessa che è stata asportata. Motivo? Aggredita da un rarissimo tumore maligno. Si tratta del sarcoma di Ewing. Un intervento che, però, si è verificato all’ospedale ‘Santobono‘ di Napoli. A capo di questa operazione ci ha pensato la professoressa Chiara Copelli di Bari.

Secondo quanto ha riportato la professionista alla bambina è stato prelevato un segmento di osso del perone. Lo stesso che prima è stato modellato. Successivamente impiantato. Lo stesso Policlinico pugliese ha voluto annunciare la notizia con una nota: “L’asportazione tradizionale avrebbe comportato la rimozione di una porzione di mandibola. Gli esiti di questa procedura, in assenza di una ricostruzione, portano a problematiche estremamente invalidanti e permanenti: deformità del volto, difficoltà nell’alimentazione e nell’articolazione delle parole“.

Bambina affetta da raro rumore, viene sottoposta a ricostruzione mandibola

Operazione a bambina di 10 anni a Napoli
Operazione ad una bambina di 10 anni (Ansa Foto) Notizie.com

Tutto è andato per il verso giusto, come ha confermato la professoressa Copelli: “L’intervento di ricostruzione effettuato ha previsto il prelievo di un segmento di osso dal perone, il suo modellamento a ricreare la forma della porzione di mandibola asportata e il successivo trapianto nella zona da ricostruire. Quest’ultima fase viene effettuata al microscopio e prevede l’esecuzione di connessioni tra vasi arteriosi e venosi del diametro di pochi millimetri“. Come riportato in precedenza, per effettuare questa operazione, è stato necessario l’aiuto non solamente dell’aiuto dei medici campani, ma anche di quelli pugliesi.

Un sentito ringraziamento, infatti, è stato fatto alle direzioni generali e sanitarie di entrambe le strutture che sono state coinvolte. Non solo la dottoressa Copelli, ma anche il collega Marcello Zamparelli, direttore unità operativa di chirurgia Plastica e delle ustioni dell’Ospedale Santobono di Napoli. Non solo: anche dal dottor Franco Ionna, direttore dell’unità operativa di chirurgia testa-collo dell’Istituto Irccs Pascale di Napoli. Anche nella post-operazione il tutto è andato nella migliore maniera possibile e senza alcun tipo di complicazione né altro.

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