Temu, il nuovo e-commerce low cost che spopola

Arriva la nuova piattaforma per acquisti rapidi e a bassissimo costo. Siamo ormai abituati a fare acquisti online veloci e senza troppi intoppi.

I mezzi a disposizione sono tanti, intuitivi da utilizzare e alquanto sicuri nelle modalità di pagamento. Ma siamo certi che sia una necessità reale quella che ci spinge a cliccare nella sezione acquista oppure è più un gesto automatico, che facciamo compulsivamente senza nemmeno rendercene conto?

Temu piattaforma low cost
Produzione fast fashion low cost – Notizie.com

Il Neuromarketing – lo studio dei meccanismi cerebrali che determinano le scelte relative al consumo dei beni – spiega come le logiche di mercato e delle tendenze a cui esso sottopone i consumatori in maniera quasi del tutto inconsapevole, li diriga verso decisioni precise rivolte al fine ultimo dell’acquisto. Solo nella minoranza dei casi però, questo rispecchia un bisogno effettivo dell’utente; è più verosimile, invece, che segua l’impulso del momento, una sorta di appagamento consolatorio temporaneo.

Temu il nuovo e-commerce: di cosa si tratta

È proprio su queste basi che i grandi marchi del low cost costruiscono la propria forza, esattamente come ha fatto anche Temu. Nato a Boston dalla mente del proprietario di Pinduoduo – il più grande e-commerce cinese – questo colosso del fast fashion è approdato negli Stati Uniti, debuttando nientemeno che durante il Super Bowl, ovvero la finale di campionato di football più importante d’America. Famoso per essere diventato in poco tempo la piattaforma di shopping online più utilizzata superando anche giganti come Amazon e Walmart, propone 12 diverse categorie di prodotti che vanno dall’abbigliamento all’elettronica.

Temu il nuovo e-commerce
Temu, il nuovo e-commerce, parente di Shein – Notizie.com

Vanta una media del 25% in meno sui costi del famosissimo competitor Shein e non a caso i prezzi pubblicati sono più che concorrenziali, bassissimi anche sulle spese di spedizione. Un esempio? Un abito per poco più di 10 dollari; impossibile garantirne la buona fattura certo, considerando gli ormai tristemente noti processi produttivi e la pessima qualità delle materie prime utilizzate. Quanto all’impiego di forza lavoro, suona paradossale la mission dell’azienda: “consentire ai consumatori di vivere la loro vita migliore” se chi ha prodotto quei capi ha dovuto cedere a condizioni di lavoro inaccettabili in un qualsiasi altro paese civile.

Eppure, nonostante ciò, in pochi mesi, l’applicazione dello shopping di Temu è stata scaricata qualcosa come 24 milioni di volte, per un numero totale di utenti spropositato. Attualmente, la piattaforma è disponibile solo negli Stati Uniti, ma basta un pizzico di intuito per aspettarsi che presto raggiunga anche gli utenti di tutta Europa. Non resta che attendere che i consumatori acquisiscano nel prossimo futuro, una maggiore consapevolezza su come e dove individuare le fonti dei propri acquisti.

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