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Cronaca

Picchia escort e la costringe a sniffare cocaina: in manette 28enne

Published by
Cristiano

Aveva picchiato una escort. Tanto da costringerla anche a sniffare della cocaina. Arrestato un uomo di 28 anni, già noto alle forze dell’ordine 

Carabinieri (Ansa Foto) Notizie.com

Non si tratterebbe affatto della prima volta che l’uomo abbia a che fare con le forze dell’ordine. Tanto è vero che la sua posizione, nelle ultime ore, si è aggravata ulteriormente per via di un’altra vicenda. Questa volta davvero terribile. Ci troviamo in Brianza dove è finito in manette un uomo di 28 anni. Si tratta di Michele Gruosso. Per quest’ultimo sono scattate le manette. Le accuse nei suoi confronti sono pesantissime visto che si parla di: violenza e molto altro. A quanto pare l’uomo avrebbe picchiato e sequestrato una escort in un motel. La stessa che sarebbe stata costretta ad assumere della cocaina e, allo stesso tempo, subire atti sessuali.

Come riportato in precedenza, però, non è affatto la prima volta che finisce in guai seri. Visto che ancora deve scontare condanne in primo e secondo grado per il tentato omicidio del patrigno. Lo stesso che era stato pianificato con la collaborazione della madre, Daniela Lo Russo. Conosciuta nel posto con il nome di “Lady Coumadin“. Proprio come il noto farmaco anticoagulante. Lo stesso che avrebbe dovuto uccidere il marito. Quest’ultimo, infatti, aveva avuto una emorragia interna. L’obiettivo della madre e del figlio era quello di inscenare un decesso per cause naturali.

Brianza, arrestato Michele Gruosso: accuse gravissime

Carabinieri (Ansa Foto) Notizie.com

A sventare questo diabolico piano fu il pronto intervento dei carabinieri. I militari avevano notato che qualcosa non stese andando per il verso giusto. Tanto è vero che gli stessi si erano insospettiti di una strana aggressione che l’uomo aveva ricevuto poco tempo prima. Poi dalle successive indagini si è scoperto che ad architettare il tutto furono proprio mamma e figlio. Il tutto accadde nel 2016. In quella occasione Gruosso venne condannato a 12 anni e 8 mesi di reclusione. Sia in primo grado a Pescara sia in corte d’Appello all’Aquila.

Adesso bisogna attendere solamente la risposta definitiva da parte della Cassazione. Mentre la madre, invece, si è suicidata pochi giorni prima della sentenza di secondo grado. Quando la stessa si trovava agli arresti domiciliari in Calabria. Non è finita qui visto che il loro nome è stato inserito anche in un altro episodio. Ovvero quello di aver trafugato due faldoni, dandoli poi alle fiamme in aperta campagna. In quella occasione l’uomo patteggio una pena di due anni.