Guerra dell’etichetta del vino, studi dimostrano che il rosso fa bene al cuore

Secondo quanto scrive un esperto su Il Tempo, “bere moderatamente produce effetti benefici sul sistema cardiovascolare”

Ormai la guerra del vino ha aperto una breccia dalla quale è difficile uscirne fuori. Gli irlandesi che con hanno aperto il fronte con l’etichettatura non intendono arretrare, anzi continuano ad andare avanti con l’Unione Europea che non fa nulla e non trova assurda tutta questa situazione. In più ci si mettono anche noti scienziati e ricercatori che con le loro parole calcano la mano e mettono un carico ancora più pesante, soprattutto quelli italiani che, invece di tutelare un prodotto nazionale e cercare non tanto di proteggerlo, ma di non stravolgere la realtà, dicendo che bere vino fa male alla salute. Nessuno sta dicendo che il vino equivale all’acqua santa, ma nemmeno denigrarlo, anche perché l’uso eccessivo di tante cose che ingeriamo fanno male, tipo la cioccolata o altre cose che se mangiate in abbondanza fanno male alla salute. Che scoperta.

La salute
Il vino rosso fa bene al cuore secondo diversi studi (Ansa Notizie.com)

Secondo un esperto che ha scritto le proprie deduzioni su Il Tempo, nel VII secolo a.C. il vino vecchio veniva utilizzato come farmaco, con l’avvertenza (già allora!) che è la dose che fa la differenza. Ai nostri tempi, negli ultimi cinquant’anni, tanti articoli scientifici hanno trattato la bevanda. Studi che parlano di come il vino può fare bene, a patto che non ne venga bevuto in dose eccessiva. E molti di questi studi hanno dimostrato un vantaggio nell’assunzione moderata anche per curare e debellare le malattie cardiovascolari o per tutte le cause che ne derivano.

La salute
Il vino rosso fa bene alla salute se assunto in quantità moderata (Ansa Notizie,com)

La prima evidenza scientifica viene dalla ricerca pubblicata nel 1995 sul British Medical Journal da Gronbaek, lo studio evidenziava che su 6.051 uomini e 7.234 donne, di età compresa tra 30 e 79 anni, rilevava come il consumo moderato di vino si associava ad una significativa diminuzione della mortalità, che venivano attribuite a malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. Ma c’è anche una seconda ricerca, pubblicata nel 2005 da Mukamal e collaboratori su Circulation, nella quale veniva fuori il dosaggio moderato di vino per almeno tre-quattro giorni alla settimana si correlava con un minor rischio di infarto del miocardio.

Il terzo studio viene fuori da Andrea Poli che nel 2022 sull’European Heart Journal, diceva che la scienza ha dimostrato un’assunzione leggera di vino, almeno due bicchieri di 150 ml l’uno veniva associata ad un ridotto rischio coronarico, perfino con limitato rischio oncologico, e un impatto favorevole sulla mortalità per tutte le cause.

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