Fazzolari: “I primi 100 giorni positivi. Difetti? Potevamo raccontare meglio le cose fatte””

Il sottosegretario all’Attuazione del programma spiega cosa è andato e cosa si doveva dire meglio delle cose realizzate

Il bilancio dei primi cento giorni del governo Meloni è positivo. E’ il parere unanime di tanti politici e deputati che fanno parte della coalizione di centro-destra. Tra alti e bassi, come è normale che sia in un momento delicato per qualsiasi governo che si insedia e riparte da quello precedente. Ed è dello stesso parere il sottosegretario all’Attuazione del programma Giovanbattista Fazzolari: “Sono stati giorni nel complesso molto positivi e tutti gli indicatori lo confermano: dallo spread in discesa, alla Borsa che sale, ai dati di crescita del Pil”.

Il politico
Il sottosegretario all’Attuazione del programma Giovanbattista Fazzolari (Ansa Notizie.com)

“Ma quello che ci rende più fieri è l’alta fiducia di famiglie e imprese: hanno capito che ci muoviamo solo nell’interesse della nazione, senza compromessi”, ad affermarlo, in una intervista al “Corriere della Sera”, è il sottosegretario all’Attuazione del programma, Giovanbattista Fazzolari, in merito ai primi 100 giorni dell’esecutivo Meloni.

“Abbiamo fatto tante cose, potevamo raccontarle meglio”

L'intesa
Il sottosegretario Fazzolari con il Premier Meloni (Ansa Notizie.com)

Il sottosegretario ammette che qualcosa si poteva fare meglio ma non si riferisce a decreti o a leggi in particolar modo, bensì al modo di raccontare le cose fatte dal Governo, e non sono state poche. “Non siamo riusciti a raccontare bene le cose che abbiamo fatto, eravamo troppo impegnati a farle – aggiunge l’esponente dell’esecutivo -. Penso all’aumento dell’assegno unico per i figli, delle pensioni minime, la facoltà di convertire il tasso del mutuo da variabile a fisso. Cose concrete. Piuttosto, c’è stata distanza tra quello che si raccontava che avremmo voluto fare e quello che stavamo facendo davvero. Una narrazione interessata da forze di opposizione e parte della stampa”.

Giovabattista Fazzolari prosegue: “Su alcuni provvedimenti ci sono state più resistenze dell’atteso. La possibilità di pagare qualsiasi importo con il Pos era stato inserito nel Pnrr dal governo precedente e la Ue ha avuto gioco facile a dire che non si poteva rinegoziare. È un esempio di come ci troviamo di fronte a un intero contesto occupato in modo militare da dieci anni di governi di sinistra, che rende difficile operare per un governo di rottura come il nostro”.

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