Calabria: l’incredibile storia della torta di compleanno con l’immagine di Riina

Un fatto davvero grave è stato portato alla luce sul profilo social da parte di un testimone di giustizia e accaduto in Calabria soltanto qualche giorno dopo l’arresto dell’ultimo latitante mafioso

Una torta di compleanno con l’immagine di Totò Riina. È successo in Calabria e lo hanno denunciato il testimone di giustizia Pino Masciari e il capogruppo dell’Udc in consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che ha definito l’episodio un fatto gravissimo che fa capire come ancora certe abitudini sono lontane dall’essere estirpate in certe zone del sud Italia.

L’immagine di Riina sulla torta di compleanno – Notizie.com –

 

Salvatore Riina è stato uno dei fondatori del cosiddetto Clan dei Corleonesi, una fazione all’interno di Cosa nostra formatasi negli anni settanta, così chiamata perché i suoi leader più importanti come Luciano Liggio, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella e lo stesso Salvatore Riina, provenivano dalla famiglia di Corleone.

Un gesto davvero fuori luogo

Proprio a pochi giorni dalla cattura dell’ultimo degli esponenti ancora latitanti appartenenti a Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, ricercato da più di 30 anni per essere finalmente assicurato alla giustizia italiana, sui social network rimbalzano immagini che fanno davvero pensare come certe situazioni, certi retro pensieri, sono davvero lontani dall’essere eliminati una volta per tutti. Una festa di compleanno dovrebbe essere una momento di gioia, di svago e di commemorazione, per qualcuno evidentemente è stato il pretesto per ostentare un qualcosa difficile da digerire per i tanti problemi e il tanto dolore che le vicende mafiosi hanno provocato per molti anni della Calabria. “Navigando tra una pagina e l’altra di Facebook ho visto qualcosa di incredibile: in una famiglia calabrese si è visto bene di festeggiare un compleanno tagliando una torta con su disegnata la faccia di Totò Riina. Anche se è stato fatto in modo goliardico, c’è un confine chiaro, netto che non andrebbe oltrepassato neanche per scherzo”, lo scrive senza troppi giri di parole sul suo profilo social il testimone di giustizia Pino Masciari, da anni costretto a vivere in una località protetta. “Evocare anche solo il ricordo di un personaggio che ha fatto scorrere fiumi di sangue, che si è macchiato dei più orridi delitti è raccapricciante”.

Totò Riina durante il processo contro Cosa Nostra – Notizie.com

Perché strizzare l’occhio ancora a simili delinquenti?

Continua ancora ancora Masciari, “È chiaro che ognuno è comunque libero di fare ciò che vuole, ma è innegabile che la cultura della legalità passa anche attraverso scelte concrete che in alcun modo e per nessuna ragione possono strizzare l’occhio, anche solo per scherzo, a delinquenti di tale portata”. E una volta postate sui social non sono più neanche cose personale ma diventano di dominio pubblico. Non usa mezzi Termini neanche Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, una volta messo al corrente dell’accaduto: “Una torta di compleanno con l’immagine di Totò Riina. È successo in Calabria e lo hanno denunciato il testimone di giustizia Pino Masciari e il capogruppo dell’Udc in consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che ringrazio per la segnalazione. Si tratta di un fatto gravissimo”. 

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