Produzione di automobili ai minimi storici: scatta l’allarme

Scatta un vero e proprio allarme che riguarda la produzione di automobili: il risultato pare essere sceso ai minimi storici.

E’ una notizia che probabilmente non ci saremmo mai aspettati di leggere e che nelle scorse ore è stata riportata dal sito Ansa e riguarda proprio la produzione automobilistica: pare infatti che il risultato annuale reso noto da Londra registri un calo storico.

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Automobile, Notizie.com

Si è scesi, infatti al livello più basso mai visto al 1956, una situazione davvero incresciosa che pare essere dovuta in gran parte dalla carenza di chip semiconduttori, almeno stando ai dati che sono stati diffusi nelle scorse ore: “Circa 775.000 auto sono state costruite lo scorso anno dai produttori di veicoli principalmente di proprietà straniera del Paese, in calo di quasi il dieci per cento rispetto al 2021″ questo il dato riportato dalla Society of Motor Manufacturers and Traders.

Ma entriamo ancora di più nello specifico e cerchiamo di capire come anche il mercato delle automobili è cambiato e i motivi che hanno portato a questo calo storico che certamente nessuno si sarebbe mai aspettato di registrare.

Produzione di automobili scesa ai minimi storici: i dati non mentono

Pare proprio non esserci scampo, i dati diffusi dal Regno Unito parlano davvero chiaro: la produzione di automobili nell’ultimo anno è scesa, registrando il calo più basso mai visto da tantissimi anni: la produzione, secondo quanto riporta Ansa nel 2022 è scesa del 41% rispetto al 2019, prima della pandemia Covid.

Automobile, Notizie.com

“Le ragioni principali del calo della produzione sono state la paralizzante carenza globale di semiconduttori, che ha limitato la capacità di costruire automobili in linea con la domanda”, ha affermato ammesso l’organizzazione e ancora: “La produzione è stata colpita anche da significativi cambiamenti strutturali, che riflettono una perdita di produzione in due siti di produzione di rilievo e l’impatto delle pause della catena di approvvigionamento in Cina a causa dei blocchi di Covid” ha poi infine concluso nella sua nota ufficiale la società SMMT.

Ad esserci andate di mezzo, ovviamente sono stati anche dei giganti di questo settore, come ad esempio la giapponese Nissan ha prodotto la maggior parte dei veicoli con oltre 238.000 unità, con un aumento del 16,5% su base annua, seguita dalla Jaguar Land Rover di proprietà indiana, con quasi 203.000 auto, anche se in calo di oltre l’8% rispetto al 2021. La Mini, di proprietà del gruppo tedesco BMW, è stato il modello più esportato, seguita dalla Nissan Qashqai.

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