Messina Denaro, la confessione all’autista prima del suo arresto

Matteo Messina Denaro, la confessione che il boss avrebbe riferito all’autista poco prima del suo arresto. Parole che lo stesso Giovanni Luppino avrebbe rilasciato agli inquirenti dopo che sono scattate le manette anche per lui 

Le ricerche da parte dei carabinieri continuano. Si cercano altri covi in cui, in questi 30 anni, Matteo Messina Denaro si è nascosto per far perdere ogni traccia ci sé. La sua corsa è terminata lunedì 16 gennaio alla clinica ‘La Maddalena‘. In procinto di sottoporsi alla seduta di chemioterapia. Tutto questo non accadde perché, in quella giornata, i militari posero la parola “fine” alla sua latitanza. Per il momento sono stati individuati ben 3 covi dove il boss ha vissuto.

Le parole del suo autista
Poster Jocker in uno dei covi di Matteo Messina Denaro (Ansa Foto)

Anche se, a quanto pare, ne manca ancora uno. Ovvero quello più importanti dove sono nascosti tanti, tantissimi soldi. Per gli investigatori si tratta di un tesoretto dal valore di 5 miliardi di euro. Le indagini, tra Campobello e Mazara del Vallo vanno avanti. Anche se non è da escludere che possa essersi nascosto anche in altre città.

Nel frattempo, però, arrivano dichiarazioni da parte del suo autista, Giovanni Luppino. Lo stesso che, agli inquirenti, avrebbe riferito di non conoscerlo ma che gli aveva dato un passaggio dopo aver saputo della sua malattia. Una confessione che non è stata creduta neanche per una frazione di secondo. In quella mattina di lunedì, oltre al boss mafioso siciliano, anche per l’autista sono scattate le manette. Tanto è vero che, nel giorno della cattura, lo stesso Messina Denaro gli avrebbe riferito una frase che, lo stesso, ha rilasciato agli inquirenti.

Messina Denaro, le parole all’autista Luppino: “E’ finita

Giovanni Luppino, inquadrato come imprenditore agricolo, è considerato anche uno dei più fedeli favoreggiatori del capomafia. Tanto è vero che al Gip avrebbe riportato alcune parole che lo stesso Messina Denaro gli avrebbe riferito. Proprio poco prima del suo arresto in clinica: “Cercano me, è finita“. Non solo: a quanto pare, lo stesso Luppino, non sapeva che l’uomo che portava a spasso fosse il pericoloso latitante.

Le parole del suo autista
Poster Padrino in uno dei covi di Matteo Messina Denaro (Ansa Foto)

Ma una persone che conosceva con il nome di “Stefano” e che aveva conosciuto tramite Andrea Bonafede, ovvero colui che aveva prestato l’alias al boss. “È venuto domenica sera, a dirmi di portarlo alla casa di cura per le terapie e io l’ho fatto“, questo è quello che ha riferito agli inquirenti. Una volta che aveva visto i carabinieri, l’autista aveva chiesto al conoscente se stessero cercando lui. Fino a quanto l’ex latitante non ha svelato la verità.

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