Negozio chiude, l’annuncio in vetrina scatena le polemiche [FOTO]

Il negozio chiude, ma l’annuncio in vetrina scatena una serie di polemiche non da poco. Bufera in città e soprattutto sui social network

Il negozio chiude
Chiusura negozio (Ansa Foto)

Il negozio chiude per sempre, ma non senza lanciare qualche frecciatina. Soprattutto per coloro che, secondo il proprietario, non avevano alcuna voglia di lavorare. L’annuncio messo in vetrina ha scatenato una serie di polemiche in città ed anche sui social network. Ci troviamo a Valvasone (provincia di Pordenone). Il messaggio non è stato affatto digerito: né da coloro che erano alla ricerca di un lavoro e soprattutto da chi, in quel negozio, ci ha lavorato. E’ bastata una semplice frase per far scattare l’ira delle persone.

Chiudiamo il negozio per mancanza di personale che abbia voglia di lavorare“. Così recita il messaggio. Apriti cielo: bufera a destra e a sinistra. Anche perché, la risposta dei cittadini, non si è fatta attendere. Tanto è vero che vicino al messaggio in vetrina ne è stato messo un altor. Questa volta ad opera di chi si è sentito offeso scrivendo: “Vergognatevi“. A riportare la vicenda è il quotidiano ‘Il Gazzettino‘. L’attività si trova in piazza Mercato, uno dei posti più conosciuti e antichi del posto.

Negozio a Valvasone chiude, polemica tra segretario e sindaco [FOTO]

Il negozio chiude
Chiusura negozio (Ansa Foto)

Al centro delle polemiche ‘Cospalat‘. La denuncia arriva dal consigliere dell’azienda, Riccardo Zampa: “Non siamo riusciti a trovare due persone per mantenere l’attività. Per i candidati è un problema anche lavorare di sabato“. Poi il racconto tra i datori di lavoro e coloro che si presentavano ai colloqui: “Il lavoro è da commesso. 30-40 ore settimanali. Su 10 appuntamenti fissati solo 3 si presentavano. Di giovani neanche l’ombra, solamente dagli over 50 in su“. Poi sono stati elencati alcuni problemi come: il lavorare sabato, iniziare alle 8 di mattina troppo presto.

Insomma, quel cartello messo in vetrina è stata una vera e propria provocazione. Tanto è vero che i candidati ed i cittadini hanno risposto per le rime. In merito a questa vicenda ha voluto dire la sua anche il sindaco, Markus Maurmair. Direttamente dal suo account di Facebook ha commentato la vicenda: “Un messaggio molto preoccupante dal punto di vista del rapporto datore di lavoro con i propri dipendenti. Bisognerebbe fornire tutte le informazioni del caso prima di esternare affermazioni così pesanti. Non vorrei fosse una giustificazione per una chiusura preventiva collegata al fatto che nelle vicinanze aprirà un’altra attività similare“. La replica non si è fatta attendere: “Accuse infondate e false. Abbiamo sempre pagato tutti gli stipendi“.

 

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