Tossine nei formaggi grattugiati: scatta l’allarme

Scatta l’allarme per i formaggi grattugiati: all’interno sono state trovate delle tossine che hanno costretto al ritiro.

Si tratta di una notizia davvero allarmante che riguarda dei lotti di formaggi grattugiati in cui sono stati trovati delle tossine, cosi come accaduto per le cialde da caffè che in via precauzionale erano stati ritirati dal mercato.

Formaggio grattugiato
Formaggio grattugiato, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Stando a quanto riporta Leggo, pare che l’ocratossina e la micotossina insieme con la sterigmatocistina sono state trovate rispettivamente nel 48,6% e 94,4% delle confezioni di formaggi grattugiati, ovvero quelle di tipo grana presenti nei supermercati che seppur in quantità piccole ma significative. Una notizia che in poco tempo ha fatto il giro del web, mettendo tutti in allarme, ma entriamo nel vivo della questione e cerchiamo di capire per bene in che modo queste tossine sono state scoperte.

Tossine nel formaggio grattugiato ma il rischio è minimo

Un risultato davvero preoccupante è quello venuto fuori dalle ricerche dello studio portato avanti da Terenzio Bertuzzi presso l’Università Cattolica di Piacenza e poi anche pubblicato sulla rivista Toxins e finanziato dai consorzi Grana Padano e Parmigiano Reggiano.

Si tratta della presenza all’interno del formaggio grattugiato di sterigmatocistina e dell’ocratossina che da parte dell’unione Europea ha anche ricevuto i limiti specifici: all’interno dei campioni analizzati la presenza di queste due tossine non è da considerarsi pericolosa ma il loro consumo può diventarlo, se sommato in quelle presenti in altri alimenti, come ad esempio: cereali e derivati, caffè, legumi, cacao, frutta secca, vino, birra, salumi stagionati.

Formaggio grattugiato, foto fonte Pixabay. Notizie.com

I problemi per i consumatori, stando a quanto riportano le ricerche sono minimi, ma il limiti riportato dall’Unione Europea sembra infatti essere precauzionale, però prestarci attenzione è certamente un gesto che vale la pena fare.

La riduzione della contaminazione sarebbe maggiore asportando più crosta. I due Consorzi di tutela sono sicuri per il consumatore, ma serve vigilare sull’intero comparto” sono queste poi le parole dello stesso Bertuzzi che sempre nel corso delle sue ricerche ha parlato del modo migliore in cui andrebbero trattati i formaggi nel lungo percorso della loro stagionatura.

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