Decreto rave, via libera della Camera: le opposizioni protestano

E’ arrivato il via libera della Camera al decreto Rave. La maggioranza decide di utilizzare la ghigliottina, protestano le opposizioni.

Il Governo sul dl Rave ha deciso di anticipare le tempistiche e arrivare al voto definitivo nel pomeriggio grazie all’utilizzo della ghigliottina. Nonostante le proteste dei giorni e le frenate da parte del presidente Fontana, la maggioranza ha deciso di utilizzare questa opportunità per accorciare i tempi e non rischiare di far cadere il provvedimento.

Camera dl Rave
La Camera ha dato il via libera al dl Rave – Notizie.com – © Ansa

Alla fine il via libera al provvedimento, nonostante le lamentele e i borbottii in Aula da parte delle opposizioni, è arrivato con 183 voti favorevoli, 116 contrari e una sola astensione. Un risultato che consente al decreto di diventare definitivamente legge visto che nel tardo pomeriggio è arrivata anche la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ultimo passaggio previsto prima della pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale.

Sette senatori di FI non hanno votato il provvedimento

Pagano
Il senatore Pagano non ha dato il proprio consenso al provvedimento – Notizie.com – © Ansa

Il via libera al provvedimento naturalmente ha portato delle prime tensioni nella maggioranza. Come riportato dal Corriere della Sera, sono in sette i senatori di Forza Italia che non hanno votato il provvedimento. Tra di loro Nazario Pagano, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera che a Il Messaggero ha spiegato il perché della sua sua decisione.

Non ho partecipato al voto sul dl Rave non perché non condividessi il provvedimento – ha spiegato il forzista – ma perché all’interno c’è una norma che non condivido: quella della revoca della sospensione dell’attività professionale dei cosiddetti medici No Vax“.

Per profonda convinzione, e per storia personale – ha aggiunto Pagano – in passato mi sono battuto per l’obbligo vaccinale per i sanitari. La mia lealtà e responsabilità nei confronti della maggioranza e del governo non è assolutamente in discussione e ringrazio il mio Gruppo per aver compreso una decisione presa in coerenza con i miei valori e principi“.

Da parte di Pagano, quindi, nessun voto favore a questo provvedimento, ma nessun passo indietro sulla proprio appoggio a questa maggioranza.

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