Governo e lavoro su decreti Sicurezza: arriva la stretta sulle Ong

Sono questi gli assi su cui lavora palazzo Chigi e che potrebbero portare a uno o più decreti sicurezza

Alla festa per il decennale di Fratelli d’Italia, il ministro dell’Intero Matteo Piantedosi aveva annunciato un “codice di condotta” per le Ong con “sanzioni più efficaci rispetto a quelle vigenti, che sono state depotenziate dal legislatore al punto che basta la visita di un medico a bordo per annullare l’azione del governo“. L’ipotesi su cui lavora il Viminale è che le organizzazioni umanitarie possano compiere un unico salvataggio, informando immediatamente le autorità e chiedendo l’approdo in un porto sicuro.

I migranti
Uno sbarco da una nave Ong (Ansa)

Per rendere effettiva questa disposizione sarebbero anche vietati i trasbordi tra un’imbarcazione e l’altra. Ai migranti a bordo dovrà poi essere chiesto se intendano presentare domanda di protezione internazionale, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsene carico. A fronte di queste disposizioni stringenti sono anche previste sanzioni e sequestri amministrativi.

I numeri sui femminicidi sono una emergenza prolungata: 121 donne uccise dall’inizio dell’anno

Piantedosi
Il ministro Piantedosi © Ansa

Il pacchetto sulla violenza di genere andrà a integrare il Codice Rosso, le ipotesi al vaglio riprendono in parte il pacchetto messo a punto lo scorso anno dalle ministre Marta Cartabia e Luciana Lamorgese. La fine della legislatura ha interrotto il cammino di quel disegno di legge, che prevedeva tra le altre cose l’arresto obbligatorio in alcuni casi anche senza la flagranza, il carcere per chi manomette il braccialetto elettronico, l’ampliamento dello strumento dell’ammonimento del questore per gli stalker.

I numeri sui femminicidi sono quelli di una emergenza prolungata: 121 donne uccise dall’inzio dell’anno, di cui 99 in ambito familiare. L’ultima Maria Amatuzzo, 29 anni, uccisa la vigilia di Natale a Marinella di Selinunte, in Sicilia. Il governo studia l’ampliamento dei casi in cui sono previsti gli ammonimenti del questore e pene più severe per chi viola il provvedimento, il carcere per chi tenta di manomettere il braccialetto elettronico e una stretta ulteriore su misure per prevenire l’escalation di violenza come il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

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