Non si fermano le ricerche dei ragazzi evasi dal carcere Beccaria di Milano. Un quarto evaso, intanto, è stato fermato.
Proseguono senza sosta le ricerche dei ragazzi evasi dal carcere Beccaria di Milano. Al momento sono solamente tre i giovani che risultano in fuga visto che nelle scorse ore i carabinieri sono riusciti a risalire al quarto detenuto che nel pomeriggio di Natale ha deciso di lasciare la struttura penitenziaria.
Come riportato da TgCom24, si tratta di un cittadino marocchino fermato dai carabinieri dopo una segnalazione di musica ad alto volume in Piazza dei Marinai d’Italia. Gli inquirenti sono intervenuti sul posto e fermato alcuni giovani dopo un breve tentativo di fuga. Identificati, si è scoperto che uno dei presenti era proprio evaso dall’Istituto penitenziario minorile.
I militari così lo hanno portato subito in carcere e nelle prossime ore sarà ascoltato dal giudice, chiamato a decidere se convalidare o no il suo fermo per evasione.
Proseguono le ricerche degli altri evasi
Non si fermano, invece, le ricerche degli altri evasi. Al momento sono tre le persone ancora non rintracciate e gli inquirenti stanno provando a ricostruire meglio i contatti all’esterno per individuarli e riportarli in carcere. Un lavoro non semplice considerando anche il fatto che gli altri evasi non hanno dato particolari indicazioni.
I primi tre, infatti, sono già stati ascoltati dal giudice per la convalida dell’arresto per direttissima, ma nessuno ha svelato dove possono trovarsi i loro compagni di evasione.
Uno dei fermati, come riportato da TgCom24, ha svelato di aver tentato la fuga perché voleva andare “in una comunità terapeutica“. Una versione che attualmente è al vaglio degli inquirenti.
Le indagini e le ricerche su questa evasione, come detto in precedenza, proseguono e non si placano neanche le polemiche. Nelle prossime settimane non si esclude che il ministro Nordio richieda una relazione ben chiara su quanto successo per cercare di trovare una soluzione e non permettere che altre vicende simili succedano ancora.
