Kvaratskhelia: “Inutile studiarmi, sto diventando imprevedibile”

La stella georgiana del Napoli si è raccontata nel corso di un’intervista a Dazn. Le sue parole hanno fatto entusiasmare i tifosi azzurri, ma a tutti gli altri osservatori esterni sono apparse un po’ troppo macchiate da superbia

Una prima parte di stagione da fenomeno, al riguardo ci sono poche discussioni. Khvicha Kvaratskhelia è stata la rivelazione del campionato italiano in corso, probabilmente non solo di quello. Le sue prestazioni non sono passate inosservate nemmeno a livello internazionale, hanno scomodato paragoni illustri con gente come Diego Armando Maradona o George Best.

Kvaratskhelia
La stella georgiana del Napoli si è raccontata nel corso di un’intervista a Dazn (Ansa) – Notizie.com

Gli 8 gol e i 10 assist nelle prime 17 partite giocate con la maglia del Napoli sono un bel biglietto da visita per l’ex Dinamo Batumi, pescato dal club di Aurelio De Laurentiis con grande lungimiranza. Quella che forse non ha dimostrato “Kvara” in alcuni passaggi della sua intervista rilasciata a Dazn, in cui per molti sui social network ha esagerato un po’ troppo per quanto riguarda la superbia, quando gli è stato domandato come fosse possibile arginare i suoi dribbling: “Non sono cose che si imparano guardando video, non sono cose che impari in allenamento. Tutto ciò che studieranno e analizzeranno di me non gli potrà mai essere utile. Lavoro molto su me stesso, cerco e provo sempre nuove giocate e soluzioni per diventare ancora più imprevedibile“.

Kvaratskhelia, il rischio di peccare di superbia

Una frase che a molti è apparsa fin troppo altezzosa. Un pericolo da cui però dovrà stare lontano il georgiano, lo dice la storia. È uno dei sette peccati capitali, dal quale già gli antichi Greci – che la chiamavano üßoLç (hybris) – consigliavano di stare alla larga, perché veniva sempre inflitta una pena a chi ci inciampava. Una punizione che poteva essere terrena, ma soprattutto divina, come raccontato da tanti episodi della mitologia ellenica. Ma senza andare a scomodare Zeus e i vari miti di Tantalo, Sisifo o Icaro, a Kvaratskhelia sarà sufficiente ricordare quanti giocatori del passato, dopo un momento eccezionale vissuto a mille, hanno poi subito un brusco rallentamento nel rendimento.

Kvaratskhelia
Le sue parole hanno fatto entusiasmare i tifosi azzurri, ma a tutti gli altri osservatori esterni sono apparse un po’ troppo macchiate da superbia (Ansa) – Notizie.com

Lui non vuole correre questo rischio, continua a lavorare e studiare proprio per restare ad alti livelli ed evitare che con le dovute precauzioni i difensori possano capire come arginarlo. E per quanto riguarda la superbia, Kvaratskhelia ha provato ad annullarla successivamente nel corso della stessa intervista con una buona dose d’umiltà, quando gli è stato chiesto se potesse diventare il più forte di tutti: “Sono ancora molto lontano dal diventarlo, ma farò il possibile per continuare a crescere“. Parole che stavolta non urteranno la sensibilità di Zeus, né di tutti gli dei del calcio. Per continuare a giocare da fenomeno, è sempre meglio averli dalla propria parte.

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