Moglie muore dopo parto, lettera commovente marito ai medici

La moglie muore dopo aver dato alla luce una coppia di gemelli, il marito scrive una lettera all’equipe medica che ha assistito la donna fino all’ultimo

La lettera commovente del marito ai medici dell'ospedale brindisino
Ospedale ‘Perrino’ di Brindisi (Ansa Foto)

Dovrebbero essere giorni di festa questi. Non solamente per il Natale, ma anche per il fatto che un uomo è diventato padre di una splendida coppia di gemelli. Purtroppo non sarà affatto così visto che, qualche ora dopo il parto, la moglie è venuta a mancare. Viviana è deceduta nell’ospedale ‘Antonio Perrino‘ di Brindisi. Natica di Pezze di Greco (frazione di Fasano). Lascia la coppia di gemelli appena nata, un’altra figlia ed il marito Giacomo. Proprio quest’ultimo ha deciso di reagire in una maniera che ha commosso davvero tutti.

Prendendo carta e penna e dedicare una lettera all’equipe medica che ha assistito, fino all’ultimo, la moglie. Un gesto che ha commosso, per intero, il reparto di terapia intensiva. Il testo è stato diffuso direttamente dalla Asl di Brindisi. Un gesto che non è passato inosservato: tanto è vero che, dopo aver saputo di questa tragedia, Papa Francesco ha chiamato l’uomo per esprimere tutte le sue condoglianze e dargli forza in questo difficile momento.

Brindisi, moglie muore pochi giorno dopo il parto: lettera del marito ai medici [FOTO]

La commovente lettera di Giacomo, marito di Viviana morta dopo parto gemellare
Ospedale ‘Antonio Perrino’ (screenshot video YouTube)

Una lettera di ringraziamento per tutto il lavoro svolto dai medici. Gli stessi che hanno lottato, proprio come Viviana, per tenerla in vita. Purtroppo non riuscendoci. Questo il testo integrale della lettera: “Al reparto di terapia intensiva. Viviana era una donna, una moglie, una mamma fuori dal comune. Mi spiace che non abbiate avuto la possibilità di conoscerla. Amava la vita ma soprattutto amava la famiglia tanto da sacrificare la sua vita per darla a due fantastiche creature: Edoardo Maria ed Emilia Maria. In realtà tutte queste sue caratteristiche non moriranno mai.

E’ vero, il normale schema della vita non dovrebbe essere questo. Non è giusto che due splendidi gemelli non avranno mai la possibilità di conoscere la loro mamma né che una bimba di sei anni (Emma Maria) non possa più abbracciare la sua stella. Ma dietro tutto questo dolore, dietro tutta questa ingiustizia c’è comunque un aspetto positivo. Aver conosciuto tutti voi, di cui non ricordo i nomi, ma che per cinque lunghi e speranzosi giorni siete stati gli angeli custodi di mia moglie, della mamma dei miei figli.

Aver visto le lacrime nei vostri occhi mi ha fatto capire tutta la vostra umanità e quanto abbiate sudato, studiato per cercare di dare una speranza a Viviana. Ma purtroppo così come mi avete insegnato, in medicina due più due non fa mai quattro. Sento comunque il dovere di ringraziarvi da parte mia, di mia figlia (che spero possa fare il vostro lavoro) e di tutta la mia famiglia per l’impegno, la professionalità e l’umanità che vi rendono dei veri e propri angeli custodi in carne e ossa. Con affetto, Giacomo“.

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