La Verità, la commercialista di Panzeri collezionava incarichi con i Dem

La professionista Bellini, sospettata di aver riciclato soldi per l’ex eurodeputato e il suo assistente, è da anni nei giri del Pd lombardo

Un Natale di lavoro per i giudici belgi. Le faccende europee sconvolgono sempre di più. E rischiano di arrivare anche in Italia, soprattutto se la commercialista di Panzeri, uno dei maggiori indiziati, collezionasse incarichi di prestigio col Pd lombardo. Gli indagati avranno il loro bel da fare per mettersi al riparo dalle accuse. il fantasma di opera Nei giorni scorsi i militari della Guardia di finanza hanno fatto visita, come richiesto nell’ordine europeo di indagine arrivato dal Belgio, agli uffici della signora, sospettata di «operazioni di riciclaggio» a favore dei Panzeri e socia-amministratrice della Equality consulting dei Giorgi, una specie di Ong mascherata da Srl. La donna, però, incensurata, non ha fama di maneggiona, anche se a Opera è praticamente un fantasma.

L'indagato
Antonio Panzeri (Ansa Foto)

Nel quartiere dove vive con il marito e due figli la conoscono per nome, ma dicono di non sapere molto di più sul suo conto. Anzi non aggiungono nulla. Noi, scavando, abbiamo scoperto che il signor Bellini è un odontotecnico cinquantanovenne nato a Milano, ma di probabili origini pugliesi. È titolare di una ditta individuale specializzata nella fabbricazione di protesi dentarie. Alla Camera di commercio non risulta nient’ altro. I suoi redditi oscillano tra i 30 e i 40.000 euro, mentre la moglie, nel 2020, ha dichiarato compensi per 270.000 euro e un imponibile di 203.000. La ricca dichiarazione è stata pubblicata sul sito di una delle società pubbliche per cui lavora.

Bellini ha avuto posti strategici dalle giunte Pisapia e Sala. Ed è revisore in tante partecipate

Il segretario
Il segretario del Pd Enrico Letta (Ansa)

Nel 2021 le sue entrate sono un po’ calate, ma restano di tutto rispetto. Come le proprietà: ha intestate quattro abitazioni. Due al mare a Moneglia (Genova), una in montagna a Bormio (Sondrio) e la villa di otto vani (a metà con il marito) in cui risiede con la famiglia. Sul cancelletto di questa c’è un piccolo Babbo Natale con la scritta «Happy holidays». Ma di felice, in queste feste, per lei e i suoi parenti deve esserci ben poco. Se a casa non ci ha risposto, non è andata meglio in studio, dove, dopo un’iniziale disponibilità a spiegare annunciata da una segretaria, la signora ha scelto il silenzio. E così siamo rimasti ad ammirare la targhetta dorata appesa davanti all’ufficio: «Studio Bellini consulenza amministrativa e tributaria. Bellini rag. Monica commercialista revisore contabile».

Ma questa signora bergamasca, classe 1967, non è una contabile di paese come potrebbe sembrare a una prima analisi. No, qui stiamo parlando di una ragioniera che si muove nel mondo della politica come Lionel Messi nelle aree avversarie, rimanendo, però, strategicamente nell’ombra. Un personaggio che ci riporta alla mente il ragioniere di Cento, Gherardo Gardo, coinvolto da Massimo D’Alema nelle sue imprese vitivinicole e poi persino in una trattativa per vendere armi all’esercito colombiano, perché in certi bei mondi il passo tra far saltare il tappo di uno spumante rosé e una base di guerriglieri delle Farc è assai breve. Fra i politici e i professionali milanesi, la Bellini è nota come «la Ragioniera» con la maiuscola. Forse per la caratura, certamente per gli incarichi. In carriera ne ha assommati a decine, una cascata. Partendo dall’hinterland con un diploma da istituto tecnico commerciale in tasca, in 30 anni di professione (lei ne ha 55) ha collezionato un portafoglio clienti istituzionale che farebbe invidia ai prestigiosi studi del centro metropolitano. Descritta come «una signora di personalità e fascino», Bellini ha il quartier generale a Opera ed è da sempre molto vicina agli ambienti politici di sinistra.

 

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