Mondiali nuoto, l’Italia chiude con quattro medaglie: il resoconto

L’ultima giornata dei Mondiali di nuoto in vasca corta vede l’Italia salire sul podio in quattro occasioni. E per due volte gli azzurri vengono beffati.

Si chiude nel migliore dei modi l’esperienza dell’Italia ai Mondiali in vasca corta. Sono quattro le medaglie conquistate dai nostri atleti in questa ultima giornata anche se alla fine non sono arrivati titoli iridati.

Martinenghi
Martinenghi conquista l’argento nei 50 rana – Notizie.com – © Lapresse

Ad aprire la giornata in chiave medaglie per l’Italia è stata la doppietta di Nicolò Martinenghi (25″42) e Simone Cerasuolo (25″68) nei 50 rana. Un secondo e un terzo posto sicuramente molto importante soprattutto in vista della vasca lunga, ma un rammarico resta. Martinenghi, infatti, ha chiuso a solo quattro centesimi dall’oro di Nic Fink (25″38) e quindi con un arrivo migliore si poteva ottenere il titolo iridato.

Discorso diverso, invece, per Lorenzo Mora nei 200 dorso. L’azzurro, dopo un inizio in pieno controllo, nella seconda parte di gara è riuscito a cambiare passo e con due virate perfette è salito sul gradino più basso del podio alle spalle di Murphy (1’47″71) e Casas (1’48″01). Per il nostro atleta il tempo 1’48″45 vale anche il nuovo record italiano.

Staffetta 4×100 mista maschile beffata nel finale

Miressi
Miressi non è riuscito nell’impresa di completare la rimonta – Notizie.com – © Lapresse

A chiudere la rassegna iridata italiana è il bronzo della 4×100 mista maschile. Il quartetto azzurro formato da Mora, Martinenghi, Rivolta e Miressi è stato autore di una buona prova, ma non perfetta e questo non gli ha permesso di confermare il titolo iridato conquistato un anno fa ad Abu Dhabi.

Mora è riuscito a tenere le aspettative chiudendo a mezzo secondo dagli Stati Uniti. Martinenghi ha provato a tenere, ma Fink ha avuto un qualcosa in più. Nella frazione delfino Rivolta è stato molto bravo ad accorciare il gap e Miressi per oltre tre quarti di gara è stato perfetto tanto da riportare la nostra nazionale in testa. Negli ultimi metri, però, si è completamente fermato e Stati Uniti e Australia sono riusciti a beffarlo proprio sul tocco della piastra. Un bronzo che lascia l’amaro in bocca proprio per il finale.

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