L’accordo tra Ap e LaPresse si allarga anche al Sud America

Associated Press passa il testimone all’agenzia di Marco Durante per dedicarsi ai mercati asiatici, Australia e Africa

L’espansione di Lapresse nel mondo sta continuando grazie al nuovo accordo con Associated Press, firmato tre giorni fa, per cui l’agenzia americana passa il testimone all’agenzia di Marco Durante in Germania, Belgio e Portogallo, dopo l’accordo già  fatto per la  Spagna dove dal primo settembre LaPresse ha iniziato a diffondere i testi, dopo aver aperto la sede  a Madrid firmando  contratti con  El Pais, el Mundo, Marka, Espansion, As, La Vanguardia , Mundo Deporti, ecc, e televisioni, e dal 1 gennaio 2023 distribuirà anche foto e video. Lo stesso format di accordo dal 2023, riporta PrimaOnline, si svilupperà oltre all’Europa, anche  in Argentina,Brasile, Mexico e Cile.

Daisy Veerasingham, direttore generale e ceo di AP e Marco Durante, presidente LaPresse (Photo Gian Mattia D’Alberto)

Per l’editore italiano un salto imprenditoriale notevole, favorito dall’intenzione della grande agenzia internazionale di passare la mano nei mercati dell ‘America Latina e Europa, per rafforzarsi in Asia, Africa e Australia. Durante porta così a termine il progetto che aveva disegnato  nel 2019 per espandere l’attività di Lapresse sui mercati internazionali, grazie al potenziale dell’alleanza con Associated Press, la cui  sede di New York ospita gli uffici di Lapresse Inc. società americana che l’editore italiano ha aperto per le attività sul territorio statunitense che coprono le città e zone di maggior interesse per target economici e politici nel rapporto Italia USA. La strategia internazionale di Durante era stata anche  pensata per conquistare nuovi meriti e guadagnare punti nelle rivalutazioni per il finanziamento pubblico alle agenzie che però  dal 2017 non sono mai state definite per inerzia politica.

Adesso sembra che le cose si muovano con il neo sottosegretario all’editoria Alberto Barachini che ha dichiarato di voler affrontare le nuove convenzioni alle agenzie al più presto per  “dare risorse stabili a chi fa un lavoro importantissimo per l’informazione del Paese”. Barachini ha anche sottolineato più volte su come sarà sempre attentamente valutata la qualità del lavoro svolto per definire i finanziamenti pubblici all’editoria.

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