James Cameron provoca i Marvel Studios: “Avatar 2 è di un altro campionato”

James Cameron provoca il Marvel Cinematic Universe, affermando che Avatar: la via dell’acqua avrà una computer grafica migliore dei film Marvel

Dopo mesi di promozione e fervente esaltazione, James Cameron sta raccogliendo i primi riscontri dalle visioni pre-lancio di Avatar: la via dell’acqua, ottenendo reazioni particolarmente positive.

In questo clima particolarmente positivo, il regista di Titanic non pare volersi fermare, continuando ad esaltare l’attesissimo lungometraggio, paragonandone la mastodontica impalcatura tecnica alle produzioni Marvel degli ultimi anni.

Una nuova tecnologia per il secondo Avatar

Cameron sembra essere certo del risultato finale del secondo capitolo di Avatar, nel quale, per la prima volta, potremmo assistere ad una nuova tecnologia: fino ad oggi, nei film d’azione con sequenze ambientate sott’acqua si adoperava la posso produzione per applicare acqua finta alla scena; in Avatar 2, invece, la troupe ha sperimentato una tecnica che permettesse di sfruttare il motion capture anche riprendendo realmente sott’acqua.

Thanos in Avengers EndGame (2019)

E’ grazie a questa trovata che il regista di Titanic è riuscito a ottenere espressioni più fedeli, guadagnandosi il diritto di sbeffeggiare l’agguerrita concorrenza Marvel: “Ovviamente i grandi film di fumetti hanno guidato il settore in questi anni dal punto di vista degli effetti speciali, la crescente ondata di qualità tecnica riguarda tutta l’industria. Ma il nostro team di WETA Digital si migliora costantemente. Detto questo, WETA Effects, come viene chiamato ora, è il migliore. Giusto? Industrial Light & Magic fa un ottimo lavoro, ma quando si tratta delle espressioni facciali che abbiamo creato per questo film… Thanos? Fatemi il piacere. Chi ha visto Avatar: La via dell’acqua lo sa. Non è nemmeno lo stesso campionato. WETA è un altro pianeta.”. C’è comunque da precisare che il Thanos presente nelle produzioni risale al 2019 e, come ben sappiamo, tre anni di differenza possono significare davvero molto sul piano della tecnologia cinematografica.

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