Influenza australiana, sale la preoccupazione da parte della gente: tutto quello che serve sapere in merito. Tra sintomi, quando arriva il picco e molto altro ancora
Sembra davvero un incubo che non finisce più. Non solamente il Covid, le sue varianti ed il vaiolo delle scimmie: adesso in Italia (per non farci mancare nulla) è arrivata anche l’influenza australiana. I dati che arrivano sono a dir poco preoccupanti visto che questo virus metterà al tappeto un bel po’ di persone. Si parla di centinaia di migliaia che rimarranno a letto e presenteranno alcuni sintomi come: febbre, spossatezza, dolori muscolari. Sia adulti, ma soprattutto bambini. Per un massimo di due giorni sentiranno molti dolori, tanto da rimanere in casa almeno per 4-5 giorni. Questa, in media, è la durata della malattia.
Pessime notizie per chi aveva già programmato cosa fare a Natale e soprattutto a Capodanno. Secondo quanto riporta il famoso virologo, Fabrizio Pregliasco, pare che il picco arriverà proprio nel periodo natalizio. In particolar modo 10 milioni di persone trascorreranno il Natale nella loro abitazione, a letto. Purtroppo non ha escluso affatto che questo tipo di influenza possa provocare anche qualche vittima visto che è stata definita una malattia “tosta“. Per Claudio Cricelli, invece, il picco è previsto tra la fine del mese di dicembre e quello di gennaio. In molti già si stanno ammalando.
Influenza australiana, quanto dura e quali sono i sintomi
Lo stesso Cricelli, però, ha voluto tranquillizzare affermano che la malattia dura qualche giorno. A meno che non abbiamo una persona fragile e vulnerabile, anziana o con dei sintomi particolari. In quel caso basta chiedere aiuto al medico oppure i farmaci sintomatici, ma niente antibiotici. Il virus si sta diffondendo facilmente visto che adesso non c’è più l’obbligo della mascherina.

Per quanto riguarda l’incubazione, invece, è breve. Può durare da uno a due giorni. L’Iss fa sapere che la maggior parte delle persone tende a guarire entro una settimana senza alcun tipo di cura medica. Bisogna fare molta attenzione alle donne in attesa, i bambini tra i 6 mesi ed i 5 anni, anziani, soggetti malati cronici, obesi gravi ed anche il personale sanitario. Il consiglio è il seguente: stare a casa, magari al caldo e bere molta acqua.