Ucraina, Orsini catastrofico: “Se Russia perde guerra…”

Ucraina, parla nuovamente il professore Alessandro Orsini. Lo fa nuovamente nel corso della trasmissione ‘Cartabianca’

Alessandro Orsini interviene a 'Cartabianca'
Alessandro Orsini (Ansa Foto)

Proprio come la settimana scorsa e nei mesi trascorsi, torna Alessandro Orsini negli studi della Rai. Lo ha fatto, nuovamente, nel corso del programma ‘Cartabianca‘, condotto dalla giornalista Bianca Berlinguer. Non si è potuto non parlare del conflitto in Ucraina, oramai arrivato al giorno numero 287. In merito alla guerra il professore ha voluto fare altre precisazioni. Nel caso di una possibile sconfitta dei russi in questa guerra non ha dubbi: “Si  potrebbe innescare la dissoluzione della federazione russa“.

Non solo, ha continuato dicendo: “Una sconfitta innescherebbe un processo di autodistruzione, ecco perché dico che questa guerra per la Russia è una questione esistenziale“. Lo stesso Orsini ha dichiarato che, se gli ucraini, potessero sarebbero pronti a lanciare qualsiasi tipo di missile verso Mosca. “Probabilmente avranno sviluppato droni in grado di penetrare per 650 km nel territorio della Russia”. In merito a ciò, però, quelli che possono non essere contenti sono gli USA di Biden.

Ucraina, Orsini non ha dubbi: “Guerra potrebbe durare anni

Alessandro Orsini interviene a 'Cartabianca'
Alessandro Orsini (Ansa Foto)

Dopo l’attacco in territorio nazionale russo i consensi attorno a Putin siano destinati a crescere. Questa guerra potrebbe durare molti anni. Una situazione simile si potrebbe creare tra Corea del Nord e Sud“. In conclusione il docente di sociologia del terrorismo internazionale ha ribadito che se il conflitto dovesse durare anni, allora il nostro Paese dovrebbe rivedere le proprie politiche nel Mediterraneo e fare un grande investimento nella marina militare.

Ed il perché lo ha subito spiegato: “La sicurezza dell’Italia è molto esposta nel Mediterraneo. La Russia è molto insidiosa in Libia e Algeria. All’angolo c’è l’Ucraina. La Russia ha mantenuto i rapporti con Cina e India. In una condizione disperata la Russia userebbe l’arma nucleare tattica, ma vedo più lontano questo periodo nei prossimi mesi. Putin ha fiducia nei 300mila soldati che sta per inviare al fronte”.

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