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Politica

Governo, blindata la manovra: “Nessuna critica da Bankitalia”

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Marco Ercole

Clima ancora frizzante all’indomani della polemica tra l’esecutivo e la Banca d’Italia, tra chi cerca di gettare acqua sul fuoco e chi invece alimenta la tensione. La premier Giorgia Meloni è intervenuta sull’argomento direttamente da Tirana

Resta acceso il clima all’indomani della polemica tra il governo e Banca d’Italia sulla manovra. La sensazione – raccontata sulle colonne de Il Giornale – è che l’esecutivo, dopo aver vissuto i suoi primi quaranta giorni sul filo della diplomazia, stia iniziando ad adottare un registro diverso. Il sottosegretario alla presidenza, Giovanbattista Fazzolari, aveva fatto discutere per le sue parole su Bankitalia, la quale secondo lui “esprime la visione delle banche, è partecipata da banche private, è una istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più di fatto utilizzo di denaro contante“.

Il presidente del consiglio Meloni al Vertice eu di Tirana (Ansa) – Notizie.com

Giorgia Meloni il giorno dopo è tornata sull’argomento da Tirana: “La notizia per il governo è che sulle grandi voci di questa manovra non ci fossero da parte di Bankitalia critiche sostanziali. Vuol dire che è una manovra ben fatta, seria, che dà dei segnali importanti in una situazione come quella attuale. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro“.

Governo, blindata la manovra

La premier si è detta anche pronta a concentrare l’azione del governo sull’attuazione del Pnrr: “Condivido le parole di Mattarella. Il governo dall’inizio del suo mandato sta lavorando in maniera incessante sul Pnrr. Sono risorse importanti in particolare in questa fase ed è importante che arrivino a terra“. Ha pure annunciato l’intenzione di perseguire una vera riforma della giustizia con “due grandi obiettivi, quello di garantire il massimo delle garanzie agli indagati e agli imputati e certezza della pena una volta che la sentenza di condanna passa in giudicato. Per cui io mi definisco una garantista nella fase di celebrazione del processo e una giustizialista nella fase di esecuzione della pena“.

Clima ancora frizzante all’indomani della polemica tra l’esecutivo e la Banca d’Italia, tra chi cerca di gettare acqua sul fuoco e chi invece alimenta la tensione (Ansa) – Notizie.com

E se Giorgia Meloni ha tentato di gettare acqua sul fuoco, lo stesso non si può dire di Fazzolari, che successivamente è tornato sull’argomento, concentrandosi con sarcasmo sulla questione del limite minimo (che dovrebbe essere alzato a 60 euro) sopra il quale sarà reso obbligatorio la possibilità di pagamento con il pos: “Alla fine sono felice che sul tema della moneta elettronica si sia ritrovata una totale coesione della sinistra – Pd, sinistra italiana, M5s, commentatori – tutti finalmente uniti nella difesa della moneta bancaria, unità che non si vedeva da un sacco di tempo e soprattutto incentrata sulla possibilità di difesa di pagare col Pos il taxi e l’aperitivo. Hasta la Visa siempre“. Pure il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in una audizione in Parlamento, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa sul dossier Lukoil, criticando il governo Draghi: “Abbiamo recuperato in un mese quello che non era stato fatto in sei mesi. Non era stato fatto nulla per evitare che non chiudessero i cancelli dell’Isab di Priolo“.

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