Umbria, scatta la protesta dei veterinari del servizio pubblico

In Umbria e in particolare nelle assemblee di Perugia e Terni scattano le proteste da parte dei veterinari del servizio pubblico.

Siamo di fronte al cronico sotto finanziamento del SSN e al grave ritardo nelle assunzioni del personale dei servizi rispetto alle attuali dotazioni organiche previste nelle aziende sanitarie Umbre, per gestire l’ordinario, quando ormai le situazioni di emergenza alle porte sono sempre costanti”.

Proteste veterinari
Proteste veterinari, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Sono queste le parole riportate in una nota ufficiale di Giovanni Lo Vaglio, segretario regionale Fvm e Sivemp, che arrivano a seguito della protesta della Federazione medici veterinari e del Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica Umbria, arrivate dopo le istanze degli iscritti nelle assemblee aziendali a Perugia e Terni. Ritardi nelle assunzioni di personale e sotto finanziamento sono i motivi per cui le varie associazioni scenderanno in piazza nella manifestazione che si terrà a Roma, il prossimo 15 Dicembre.

Proteste veterinari, i sindacati: “Mancano le risorse economiche”

Pensiamo all’ancora irrisolto problema del parco auto fatiscente o alla dotazione di computer vetusti, indispensabili, rispettivamente, per la movimentazione con condizioni e presidi sanitari idonei verso l’utenza di riferimento e per l’efficienza informatica finalizzata a registrare e rendicontare correttamente i controlli ufficiali” continua Lo Vaglio sempre nella sua nota ufficiale di grande preoccupazione e anche di forte rabbia.

Parole importanti a cui fanno coro anche quelle dei sindacati, loro stessi non possono fare a meno di sottolineare la mancanza delle risorse economiche per i servizi veterinari che in particolare in questo momento stanno intaccando le risorse della Regione Umbria e in particolare i distretti di Perugia e Terni sopra citati.

Proteste veterinari, foto fonte Pixabay. Notizie.com

A dimostrazione, come esempio, vi è il grave ritardo dell’USL Umbria 2 nell’attribuire le strutture semplici vacanti, nonostante un atto aziendale vigente, scaricando responsabilità sulle non formali indicazioni dell’assessorato che non ha potestà legislativa rispetto all’autonomia aziendale prevista dalle norme nazionali e regionali ancora in vigore” ha poi concluso sempre Lo Vaglio sottolineando come a questi problemi occorre quanto prima trovare delle soluzioni e chissà che la manifestazione in programma alle porte del Natale, non possa in qualche modo smuovere le coscienze.

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