Le indagini sulla Juventus proseguono senza sosta. E in queste ultime ore sono state pubblicate alcune delle parole dette da Dybala ai pm.
Non si ferma l’inchiesta sulla Juventus. Sono ancora diversi i punti da chiarire e sul tavolo degli inquirenti anche le dichiarazioni che alcuni calciatori hanno rilasciato in Procura nei mesi scorsi.
E tra loro c’è anche Paulo Dybala. L’attuale giocatore della Roma è stato ascoltato il 24 marzo. L’argentino, citato da La Repubblica, ha confermato che “tanta gente pensava che noi avessimo rinunciato a quattro mesi di stipendio e nessuno sapeva che in realtà avremmo preso tre mesi pagati più avanti“.
Lo stesso Dybala ai pm ha dichiarato di “non ricordare quante volte ho firmato. Ma sono certo che quando è avvenuta la firma sulla scrittura della riduzione avevamo raggiunto l’accordo con la società. In una rinunciavamo alle quattro mensilità e nell’altra riprendevamo tre mesi. Di fatto guadagnavo il doppio in alcuni stipendi della stagione successiva“.
Dybala: “Nella seconda occasione ognuno decideva individualmente”
Sempre lo scorso 24 marzo Dybala si è soffermato anche sulla seconda manovra: “In quel caso ognuno decideva individualmente. Io in un primo momento non volevo aderire, poi il mio gruppo di lavoro mi ha convinto sia per il buono rapporto che c’era con la società che per migliori prospettive per il rinnovo“.
Le parole dell’attuale giocatore della Roma, come detto, sono al vaglio degli inquirenti e rappresentano un passaggio fondamentale di questa inchiesta che, come detto in precedenza, ha ancora diversi punti da chiarire.
