Terremoto Juventus, Delneri: “Finita un’era, io primo tecnico scelto da Agnelli”

L’ex allenatore ha parlato in esclusiva a Notizie.com: il suo commento alle vicende che hanno coinvolto (e sconvolto) il club bianconero.

Il primissimo allenatore di Andrea Agnelli. Stagione 2010-2011, il neopresidente juventino sceglie Luigi Delneri, l’anno prima quarto in classifica alla guida della sorprendente Sampdoria. Una chance d’oro, quella che arriva da Torino per il tecnico ex Chievo, Roma e Palermo. Una carica impossibile da rifiutare.

Luigi Delneri Andrea Agnelli
Luigi Delneri ha parlato in esclusiva a Notizie.com dopo le dimissioni rassegnate da Andrea Agnelli (Ansa Foto)

Solo che le aspettative, dettate dalla storia del club, sono troppo alte per quello che era il reale valore della rosa. Campionato chiuso al settimo posto, non gli vale la conferma. Ma le basi del lavoro gettate, grazie all’avvento di Antonio Conte nell’estate del 2011, danno il via al primo tricolore della serie di 9 consecutivi. Luigi Delneri, il giorno dopo il terremoto che ha portato alle dimissioni di Agnelli da presidente bianconero (e di tutti gli altri membri del CdA), commenta in esclusiva a Notizie.com gli scossoni che stanno destabilizzando il mondo Juve.

Sig. Delneri, Agnelli si è dimesso dopo 12 anni. Come valuta il suo operato?

“È finita un’era, Andrea ha vinto tanti scudetti, ha impostato il discorso sulla Superlega, in Europa è mancato qualcosa con quelle finali di Champions perse. Quando divenne presidente la situazione alla Juve non era semplice. Ha saputo dare un grande impulso all’ambiente”. 

Luigi Delneri
I giocatori della Juventus con l’allenatore Delneri esultano al termine della partita vinta contro la Lazio il 2 maggio 2011 (Ansa Foto)

Lei come suo primo tecnico, arrivava da una stagione super alla Samp. Cosa ricorda?

“Mi ha dato una grande opportunità, era l’inizio di un’era importante. Agnelli era giovane, ha saputo prendere per mano quell’ambiente che doveva essere rinnovato. Quando si fanno i conti con un rinnovo ci possono essere delle difficoltà. Mi sembra che si sia mosso molto bene, al momento del suo arrivo la Juve non vinceva da un po’ di tempo”. 

La stagione non andò come sperava…

“La Juventus, per blasone, doveva raggiungere obiettivi importanti fin da subito, ma in quel momento non era possibile. C’era stato un rinnovo dell’organico. La prima gara fu in casa degli irlandesi dello Shamrock Rovers, vincemmo 2-0 con doppietta di Amauri. Erano le partite di qualificazione all’Europa League. Poi, durante la fase a gironi, ne pareggiamo 6 su 6 e fummo eliminati. Nel gruppo c’erano il Manchester City e il Saliburgo, non era semplice. È vero che non abbiamo mai vinto, ma non abbiamo neanche mai perso…”.

Luigi Delneri Giorgio Chiellini
Luigi Delneri in conferenza stampa con un giovanissimo Giorgio Chiellini (Ansa Foto)

Allenare la Juve può essere ambizioso e pericoloso. Un tecnico rischia di bruciarsi?

“Quella squadra era un embrione, vinse poi con Conte e Allegri. Quando sei alla Juve qualcosa devi produrre. Noi arrivammo settimi, nel calcio ci vuole anche un po’ di fortuna. Qualche partita l’abbiamo buttata via, poi ci sono stati degli infortuni che hanno pesato come quello di Quagliarella. All’epoca Fabio ci dava tanta qualità, saltava l’uomo, creava superiorità numerica. Nel girone d’andata aveva fatto 10 gol, non avevamo avuto grosse difficoltà e il gruppo era amalgamato. Comunque sono contento, ho conosciuto un ambiente importante, sono esperienze che ti porti dietro e ti danno nuova linfa a prescindere”. 

La squadra di Allegri può pagare le conseguenze di quanto avviene a livello societario? 

“Non so se ci saranno delle ripercussioni, non conosco le dinamiche, leggo sui giornali quello che accade. Solo chi è dentro l’ambiente può avere il polso della situazione. Penso che ci sia gente matura, non credo esista una scollatura nel club, lo staff tecnico è rimasto e lo spogliatoio penso si ripresenterà a gennaio con la stessa mentalità. I risultati stavano arrivando prima dello stop, le difficoltà si possono superare. Dopo gli scossoni c’è sempre il rinnovamento, magari può riportare tranquillità e far ritrovare la strada giusta”. 

Massimiliano Allegri Luigi Delneri
Una foto con Massimiliano Allegri e Luigi Delneri avversari prima di una partita tra Juve e Verona (Ansa Foto)
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