I selfie vista Colosseo, poi minacce ed estorsioni: arrestati i “centurioni”

Cifre enormi ed estorsioni: ecco la “tariffa” e le minacce dei “centurioni” dopo gli scatti con i turisti. 

“Facciamo un selfie”. Una foto che è costata a caro prezzo a molti turisti in arrivo a Roma per visitare il Colosseo, ma anche ai “centurioni” che li accolgono, riportano la zona al passato, ma in questo caso hanno davvero esagerato.

"Centurioni" davanti al Colosseo
“Centurioni” davanti al Colosseo (Ansafoto)

Si tratta di uomini che abitualmente trascorrono le giornate in un luogo storico, e per i turisti chiaramente iconico. Vestiti da gladiatori o da centurioni attirano chi arriva nel luogo per effettuare un simpatico scatto insieme, ma le denunce hanno svelato un modus operandi di alcuni di loro che si è trasformato in una indagine e nelle misure cautelari. Minacce e cifre richieste hanno spinto gli investigatori ad identificare i tre uomini. Per due di loro è stata disposta la misura degli arresti domiciliari. Per il terzo indagato è stato disposto il trasferimento in carcere.

Tre arresti al Colosseo: assurde minacce ai turisti

Roma
Il Colosseo a Roma (Ansa)

Prima le foto e i sorrisi, poi le richieste e l’inizio dell’incubo. Per molti turisti le richieste di denaro arrivavano anche fino a 500 euro, e per chi non scuciva i soldi partivano le minacce e le violenze. In alcuni casi le persone colpite dalle misure cautelari hanno addirittura accompagnato le vittime a prelevare per consegnare il denaro. 

Ci sarebbero alcuni turisti irlandesi al centro del caso ma anche italiani in arrivo dal Nord che hanno incassato il “trattamento”. Circondati, minacciati, vittime di estorsione. Il modo di ottenere denaro era ormai consolidato, ma l’intervento della Polizia ha ricostruito quanto accaduto dando un volto ai “centurioni” poi arrestati.

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