Caso David Rossi, il criminologo: “Tutti i dubbi sulla sua morte”

Il criminologo Silvio Ciappi a ‘Il Giornale’ sulla morte di David Rossi: “Non possiamo escludere nulla. Ecco perché”.

Sono passati ormai quasi dieci anni dalla morte di David Rossi e questa vicenda continua ad avere diverse cose da chiarire. Il Giornale ha contattato il criminologo Silvio Ciappi per fare il punto della situazione e provare a capire se si è trattato di omicidio o suicidio.

David Rossi
La morte di Davi Rossi continua ad avere diversi punti da chiarire © Ansa

Non disponiamo di elementi tali da poter escludere, con massima certezza, né l’una, né l’altra possibilità – ha spiegato il criminologo – è tanto verosimile l’ipotesi del suicidio quanto ipotizzabile la possibilità di scenari alternative“.

Per commettere un omicidio serve un movente e delle circostanze di luogo – ha aggiunto – in questo caso non sono state trovate tracce di un ipotetico killer ed altri segni riconducibili ad una morte violenta. Per questo motivo l’ipotesi suicidio sembra verosimile. Tuttavia ciò non esclude eventuali scenari diversi“.

Il criminologo: “Cosa sappiamo sulla morte di David Rossi”

David Rossi
Per il criminologo la commissione ha fatto un ottimo lavoro sul caso David Rossi © Ansa

Il criminologo in questa intervista si è soffermato su entrambe le possibilità. “Per prima cosa bisogna dire che un suicidio non si decide su due piedi – ha spiegato Ciappi – si tratta di un percorso molto complesso e premeditato che non può essere spiegato attraverso telefonate o mail. I bigliettini indirizzati alla moglie? Non mi sorprendono perché sono molto comuni nelle dinamiche dei suicidi. Inoltre, l’autolesionismo può essere uno dei segnali predittivi di questo gesto. Ma vale anche il contrario“.

L’esperto ha parlato anche dell’ipotesi omicidio: “Non possiamo escludere. Si tratta di una pista che spiegherebbe la presenza dei segni sul volto che, a quanto risulta dagli atti, non sono compatibili con la caduta. Il movente? Ricopriva un incarico importante e quindi potrebbe essere finito nel mirino di qualcuno“.

Fino a questo momento è stato fatto un ottimo lavoro dalla Commissione – ha concluso il criminologo – e da esperto ritengo che bisogna considerare altre due ipotesi. La prima è quella di una tragica fatalità: ha provato a suicidarsi per mettere alla prova i suoi limiti ed è scivolato. La seconda è quella di pressioni che lo hanno portato a togliersi la vita“.

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