Commissioni Pos, quanto costano e come funzionano

Con l’entrata in vigore dell’obbligatorietà per i commercianti e i professionisti, sono state alimentate tanti voci al riguardo. Ma i prezzi sono veramente così elevati come si pensa? Facciamo un po’ di chiarezza

Già prima erano tante le informazioni sbagliate e le fake news riguardo le commissioni sui pagamenti con bancomat e carta di credito. E adesso che l’utilizzo del Pos è diventato obbligatorio per i commercianti e professionisti (con tanto di multe per chi trasgredisce), queste si stanno moltiplicando ancora di più. Meglio dunque fare chiarezza e capire quali siano i costi reali e il loro funzionamento.

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Un pagamento POS con carta di credito a Roma (Ansa)

Prima di tutto quando si parla di costi del Pos non bisogna considerare soltanto le commissioni, in quanto ha un prezzo pure il semplice possesso dello stesso Pos. Tanto per fare alcuni esempi, con Intesa Sanpaolo c’è un canone mensile di 18 euro (se si acquista un Pos della gamma “Nexi SmartPos” entro il 31 dicembre), con Unicredit, invece, fino al 30 giugno 2022 era possibile beneficiare di zero costi di attivazione e un canone mensile scontato a 2,90 euro fino al 31 dicembre 2023. Ce ne sono di ogni tipo e tra i più diffusi c’è SumUp, che propone attrezzature a partire da 29,99 fino a 149,99, con un costo una tantum, senza canone mensile e una commissione complessiva fissa dell’1,95%.

Pos, costi e commissioni

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Da adesso è obbligatorio per professionisti e commercianti disporre dell’utilizzo del Pos (Ansa)

Per quel che riguarda il valore delle commissioni, però, il meccanismo di funzionamento dei pagamenti con carta rende difficile quantificare una percentuale valida per tutti. Si passa tendenzialmente da un minimo di 0,45 a un massimo di 4,5% a seconda della compagnia e del circuito utilizzato. La più o meno rilevanza dipende più che altro dal margine di guadagno del bene venduto, oltre che dalle altre variabili viste. E poi ci sono delle agevolazioni per diminuire il peso complessivo delle commissioni. Per incentivare i micropagamenti, ad esempio, Bancomat Spa, che gestisce il principale circuito per i pagamenti con carta di debito in Italia, ha eliminato per due anni le commissioni sulle transazioni fino a 5 euro.

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