NBA, rissa violentissima tra Green e Poole: pugno alla Mike Tyson e scoppia il caos – VIDEO

Botte da orbi durante un allenamento dei Golden State Warriors, Draymond Green ha sferrato un gancio tremendo sul volto del compagno. Poi chiede scusa…

Un gancio terribile. Caos totale nei Golden State Warriors, campioni NBA in carica. Quando mancano pochi giorni alla ripartenza della lega scoppia il finimondo all’interno del roster di Steve Kerr.

Draymond Green Jordan Poole
Draymond Green e Jordan Poole sono stati i protagonisti della rissa in allenamento (Ansa Foto-Twitter)

Una lite tremenda durante un allenamento tra Draymond Green e Jordan Poole, terminata con un pugno violentissimo da parte del primo sul mento del secondo. Il video è diventato subito virale (si sta cercando ancora il “colpevole” che l’avrebbe fatto girare), la franchigia non ha potuto così tenere nascosto il grave accaduto che ha coinvolto due tra i giocatori più importanti della rosa. Green in conferenza stampa ha fatto mea culpa e dichiarando che si allontanerà per un po’ di tempo dalla squadra. Ecco le sue parole:Ho chiesto scusa a tutto il team e a Poole, ho creato grande imbarazzo. Ho sbagliato, un leader come me non può reagire in questo modo. Penso che la cosa migliore sia che io mi allontani per qualche giorno dal resto del gruppo“.

Bobby Portis venne sospeso per 8 gare dai Bulls

Golden State Warriors
Una foto dei Golden State Warriors, vincitori dell’ultimo titolo NBA (Ansa Foto)

Sulla vicenda si è anche espresso Stephen Curry, stella dei Golden State: “Avremmo potuto evitare certe situazioni, ma abbiamo molta fiducia nella squadra e su come verrà affrontata la vicenda dai due ragazzi. Sappiamo che continueranno a giocare alla grande basket, mi è piaciuta la reazione che abbiamo avuto in allenamento, dobbiamo tenere alta la concentrazione. Lasciamo stare tutto quello che si dice, ho letto di tutto, il modo di allenarsi di Poole non è cambiato, questa situazione non rovinerà la nostra cultura. Lo stesso vale per Draymond Green”. Intanto riviene in mente un episodio simile avvenuto nel 2017 nei Chicago Bulls con Bobby Portis che colpì violentemente Mirotic (mandandolo in ospedale). In quel caso la dirigenza decise per una sospensione di 8 gare.

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