Higuain si ritira, la storia del ‘Pipita’: dall’idolo di Napoli a traditore

La notizia del prossimo ritiro da parte di Gonzalo Higuain ha fatto dispiacere non poco gli amanti del calcio e tutti coloro che lo hanno visto indossare la loro maglia del cuore. Ripercorriamo insieme la sua fantastica storia

Negli ultimi giorni è arrivata la notizia direttamente dalla sua bocca. Alla fine del suo contratto (scadenza 31 dicembre), Gonzalo Higuain appenderà le scarpette al chiodo. L’addio e poi il ringraziamento a chi gli ha dato fiducia. Stiamo parlando di uno degli attaccanti che ha segnato ovunque sia andato e soprattutto in tutti i paesi in cui ha giocato. Il suo curriculum è decisamente importante visto che ha vestito maglie importanti.

Higuain si ritira, la storia del 'Pipita'
Gonzalo Higuain (Foto LaPresse)

Muove i suoi primi passi nel River Plate che lo fa esordire nel calcio che conta prima del trasferimento in Europa con il Real Madrid. Successivamente Napoli, Juventus, Milan, Chelsea e Inter Miami. Il suo palmares è altrettanto importante: tre Liga, una Coppa di Spagna e due Supercoppe Spagnole con il Real, tre scudetti e una coppa Italia con la Juventus, una Supercoppa Italiana con il Napoli e un Europa League al Chelsea.

Con il Napoli è stato un rapporto che i tifosi non potranno mai dimenticare. In tutti i sensi. Con gli azzurri ha stabilito il record di gol in Serie A (36) in una sola stagione. Pochi mesi più tardi il “tradimento” che non è stato mai perdonato, quello ai rivali della Juventus per 90 milioni di euro. Viene chiamato ‘El Pipita’ per via del naso pronunciato. Un soprannome che gli ha portato fortuna e lo ha fatto conoscere nel calcio mondiale.

Higuain si ritira, dal ‘traditore’ al ‘Gordo’

Higuain si ritira, la storia del 'Pipita'
Gonzalo Higuain (Foto LaPresse)

La sua vita non è stata per nulla facile. Probabilmente nessuno sapeva che a 10 mesi ha rischiato di morire per via di una meningite fulminante. Viene salvato per il rotto della cuffia. Per anni è stato costretto ad assumere medicinali per eliminare tutte le tracce della malattia. Con il Real Madrid fa vedere a tutti le sue qualità. Probabilmente non tutte, ma non per colpa sua, visto che davanti aveva dei mostri sacri. Decide di trasferirsi al Napoli per prendere la pesante eredità di Cavani passato al PSG. L’inizio, però, non è dei migliori per via di un incidente: si lanciò in acqua dal suo yacht, sbattendo la faccia contro uno scoglio.

Il suo nome è stato associato a Maradona solamente per un motivo: quello di aver segnato per sei gare di fila. Nel 2016 viene criticato dalla sua Argentina e preso di mira: insulti, offese e vittima di bullismo tanto da chiamarlo ‘Gordo‘ (chiatto). Non è stato facile per lui. Con la Juventus ha vinto i campionati, ma non è bastato per guadagnarsi la conferma. Poi l’esperienza negli Stati Uniti D’America insieme a suo fratello Federico che lo convince a sposare il progetto Inter Miami. Fino ad ora dove ha deciso di dire “basta” e di salutare tutti. E ringraziando, anche chi probabilmente non lo meriterebbe.

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