Higuain si sfoga: “Non fa per me, è roba ormai tossica”

Gonzalo Higuain in una lunga intervista a Goal.com ha raccontato i passaggi più importanti della carriera: e su Juve e Napoli…

Banale? Mai. Gonzalo Higuain in una lunga carriera ha regalato sorprese, emozionato, fatto anche arrabbiare i tifosi. Ha vinto tanto, cambiato squadre senza guardare in faccia al passato, e soprattutto segnato gol a raffica.

Higuain
Gonzalo Higuain ai tempi della Juventus (AnsaFoto)

Lo ha fatto con il Real Madrid, poi in Italia, e con il Napoli ha sgretolato record e fatto sognare i tifosi. Gli hanno dedicato cori, tatuaggi, pizze e gelati, fino a quella trattativa con la Juventus che resterà uno di più grandi “tradimenti” di un calciatore al club partenopeo. Poi il passaggio in Mls e ora l’annuncio sul ritiro. Una storia lunga, nata dalla passione di un bambino. “Ho usato il pallone per l’amore che ho verso questo sport – ha detto Higuain a Goal –, sognando di voler diventare un giocatore professionista”. Lo ha fatto in tanti club, ed ha chiarito con quale è rimasto più legato.

La squadra con cui ho giocato più a lungo è il Real Madrid, poi 4 anni alla Juve, 3 al Napoli e ancora Milan e Chelsea. Direi che a Torino e con i partenopei, ma anche con il Real ho passato i momenti migliori”. Quei cori però resteranno nel suo cuore. “Quelli con il Napoli sono momenti impossibili da dimenticare. Sentire uno stadio che canta per te è una delle più belle sensazioni che può provare un calciatore”. C’è però un dettaglio che non piace ad Higuain, e la riposta è di quelle che lasciano il segno. 

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Gonzalo Higuain (Foto LaPresse)

Napoli o Juve? Messi o Ronaldo? Domande difficili da gestire, e Higuain schiva in qualche modo questi quesiti disinnescando eventuali polemiche. “In molti pensano che ci sia pressione a giocare al loro fianco, ma non sono d’accordo. Si prendono la responsabilità quando le cosa vanno male e per me è stato un privilegio giocare col loro. Sono fra i più grandi di tutti i tempi, e ora non sono solo ex compagni di squadra ma grandi amici”. 

Spazio quindi alle domande sulle avventure dopo il ritiro. “Mi piacerebbe esplorare il mondo della cucina, magari suonare la chitarra o imparare l’inglese – ha detto a Goal.com –, ma in generale non ci sto pensando”. E il calcio? “Non ho alcuna intenzione di restare in questo mondo. Lo ritengo ogni giorno più tossico e non mi ci vedo più dentro. Voglio allontanarmi dallo sport, lo guarderò ma voglio aprire la mia mente e godermi la famiglia.

 

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