Guida alle elezioni 2022: ecco cosa fare per non rendere nullo il voto

Dove, quando e come si vota, come funzionano i collegi e il sistema elettorale: tutto quello che c’è da sapere sulla prossima tornata elettorale

Il 25 settembre circa 50 milioni di italiane e italiani saranno chiamati al voto per eleggere il nuovo Parlamento. Questo appuntamento segna una data storica per la Repubblica, perché, per la prima volta, potranno votare per il Senato tutte le persone con più di diciotto anni.

Il 22 settembre gli italiani sono chiamati alle urne –

La legge 165/2017 delinea un sistema elettorale “misto”, con una componente maggioritaria uninominale eì una proporzionale plurinominale. L’assegnazione di 147 seggi alla Camera e di 74 al Senato è effettuata in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. L’assegnazione dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste.

Tante novità per questa tornata elettorale

Domenica 25 settembre 2022 gli italiani saranno chiamati ancora una volta alle urne per eleggere il nuovo governo e i rappresentanti dei due rami del Parlamento. Per la prima volta nella storia, potranno votare per il Senato tutte le persone con più di diciotto anni. Inoltre queste elezioni determineranno un nuovo Parlamento ridotto, composto da soli 600 rappresentanti, invece che 945: 400 alla Camera e 200 al Senato.
I primi (147 per la Camera e 74 per il Senato) prevedono che a vincere sia il candidato che, in un unico turno, prende più voti.
Nei plurinominali, invece, come prevede la legge elettorale, resta il sistema proporzionale.
In questo caso, i partiti, con le loro liste di candidati, dovranno ottenere almeno il 3%, la cosiddetta soglia di sbarramento e i seggi che otterranno dipenderanno dalle preferenze ottenute.

Quando, dove e cosa serve per votare

Si vota domenica 25 settembre, dalle ore 7:00 alle 23:00, ognuno nel proprio comune di residenza.
Ai seggi ci si dovrà presentare muniti di documento di identità (vale anche se è scaduto) e la propria tessera elettorale.
Chi non l’avesse ricevuta o l’avesse smarrita, può richiederla, fino allo stesso 25 settembre, all’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza.

Due schede a disposizione, una rosa e una gialla

In tutti i seggi saranno consegnate due schede elettorali di colore diverso: una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. All’interno delle schede si troveranno riportati diversi rettangoli contenenti i simboli dei partiti, raggruppati per coalizione, con al fianco un elenco di nomi e sopra un singolo nome scritto in maiuscolo.

Il candidato o la candidata il cui nome è scritto in maiuscolo concorrono per i collegi uninominali.  Mentre i candidati e le candidate i cui nomi sono riportati in stampatello minuscolo, a fianco dei simboli di partito, concorrono per i collegi plurinominali. I candidati al proporzionale sono “bloccati”, cioè non si può esprimere la preferenza.

Fac simile della scheda elettorale gialla
Fac simile della scheda elettorale rosa

Come si vota

Ogni elettore o elettrice esprime due voti, uno per la Camera e uno per il Senato, e questo voto vale sia per il collegio uninominale sia per quello plurinominale. Per votare basta solamente tracciare una X, in entrambe le schede, sul simbolo del partito o della coalizione che si vuole votare, oppure sul nome del candidato o della candidata all’uninominale. Nel primo caso il proprio voto verrà assegnato sia ai candidati al plurinominale del partito scelto, sia al candidato o alla candidata all’uninominale. Nel secondo caso invece, il voto sarà dato al candidato o alla candidata dell’uninominale, ma verrà poi anche diviso tra tutti i partiti che lo sostengono, quindi all’intera coalizione. Non è possibile esprimere il voto disgiunto, cioè tracciare una X sia sul nome di un candidato all’uninominale sia su un partito diverso da quelli che lo sostengono.

Cosa è vietato fare

Ricordiamo che non è possibile votare in un seggio diverso dal proprio, nemmeno nel caso in cui si sia domiciliati e si studi o lavori fuori dalla regione di residenza. Non si può entrare nella cabina elettorale con cellulare o smartphone, che vanno consegnati prima agli scrutatori, non si possono fare foto alla scheda, non si possono usare altri strumenti per votare tranne la matita copiativa fornita dai responsabili del seggio e non si può entrare nella cabina accompagnati dai figli minorenni.

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