“Vai in guerra”, figlio Peskov riceve telefonata in diretta [VIDEO]

Il figlio del segretario russo Dmitry Peskov, Nikolai, ha ricevuto una chiamata in diretta da parte degli oppositori di Putin in diretta televisiva. Il filmato ha fatto immediatamente il giro della rete [VIDEO]

Figlio di Peskov riceva chiamata in diretta
Dmitry Peskov (Ansa Foto)

Da quando il presidente russo, Vladimir Putin, ha fatto un discorso alla nazione nella giornata di ieri si è creato il panico dopo che lo stesso ha dato il suo ‘via libera’ per la mobilitazione militare parziale. Ovvero che verranno arruolati altri 300mila soldati. Tutto ciò riguarderà solamente i “cittadini riservisti” o che hanno già avuto in passato delle esperienza armate.

Tanto è vero che, nel giro di pochissime ore, moltissimi cittadini hanno cercato il primo biglietto aereo per poter andare via dal paese. I tagliandi sono arrivati addirittura a 15mila euro. Basti pensare che molti di loro, quelli provvisti di uno Shengen, si sono diretti verso il confine (Finlandia). Mentre la maggior parte è scesa in piazza per protestare.

Sta facendo molto discutere la telefonata che è stata fatta da uno degli oppositori di Vladimir Putin, Dimitry Nizovtsev. Quest’ultimo fa parte del movimento ong ‘Anti-corruption Foundation‘ fondato da Alexei Navalny. L’uomo si è finto un impiegato dell’ufficio militare ed avrebbe chiamato al cellulare alcuni figli dei funzionari e deputati che sono più vicini a Putin. Per quale motivo? Per “convocarli” per le visite mediche di rito prima di poter entrare a far parte dei 300mila soldati riservisti.

Russia, oppositori Putin chiamano figlio Peskov [VIDEO]

Tra le persone chiamate spunta il figlio del portavoce Dmitry Peskov, Nikolay. Nella telefonata è stato chiesto al giovane, 32enne, se fosse stato disposto a presentarsi per le visite mediche lui ha fatto capire che non lo avrebbe fatto perché non sarebbe stato corretto proprio perché è il figlio di un alto funzionario russo: “In qualsiasi caso, a breve, risolverò la questione a un livello diverso.

Ho bisogno di capire in generale che sta succedendo e quali diritti ho. Non avrei problemi a difendere la mia patria, ma devo capire la ragione del mio essere chiamato. Se Putin me lo dice allora ci vado, ma non dovrei essere stato inserito nella lista“. Non si è trattato dell’unico ad essere chiamato: tra questi spunta anche il figlio del primo ministro Alexei Mishustin, Mikahil, che ha rifiutato la “proposta”.

 

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