Cina, le “penne spia” per sorvegliare i bimbi

Nel Paese asiatico aumenta il livello di controllo sociale e il regime non risparmia neanche i più piccoli.

La notizia fa pensare ai più cupi film distopici, nei quali realtà e fantasia si intrecciano e descrivono scenari futuri verosimili e dagli aspetti inquietanti.

xi jinping
Il presidente cinese Xi Jinping (Ansa)

Ma in Cina molto di quello che si pensa non possa mai accadere nelle nostre società occidentali prende spesso forma. Complice la forma di governo del colosso asiatico: un regime dittatoriale di stampa comunista che fa del controllo sociale una delle sue caratteristiche principali.

Dal Covid alla scuola, aumenta il controllo sociale

Cina
Per contenere la pandemia Pechino sta attuando fortissime misure di controllo sociale (Ansa)

Non è solo la strategia “tolleranza zero” contro il Covid ad aver mostrato al mondo la pervavisità del sistema di controllo sociale del regime cinese. Secondo quanto diffuso in Italia dall’agenzia di stampa Agi, riportando notizie pubblicate su mezzi di informazione di Pechino, i bambini cinesi troveranno al rientro a scuola una novità all’insegna del Grande Fratello. In vista della ripresa dell’attività scolastica, infatti, molti istituti del gigante asiatico hanno già distribuito agli alunni delle elementari delle penne “spia”, delle stilo connesse telematicamente ed equipaggiate di telecamera per poter sorvegliare i ragazzi durante le lezioni, controllare come prendono appunti e trasmettere il tutto ai loro insegnanti. La distribuzione dei nuovi strumenti di lavoro, che permetteranno ai piccoli di fare i loro compiti estivi, è stata gratuita e consentirà ai docenti di correggere più facilmente i compiti degli studenti.

Come Pechino controlla i bambini

Penne spia bambini cinesi
Il controllo sociale è uno degli strumenti di governo del regime di Pechino (screenshot video YouTube)

Le penne spia non sono però una novità nel sistema educativo del regime cinese. Già da tempo gli istituti scolastici di Pechino hanno messo in campo un sistema capillare di sorveglianza. In quasi tutte le scuole l’indentità dei bimbi viene verificata all’ingresso attraverso strumenti di riconoscimento, l’attività cerebrale degli studenti viene monitorata con dei caschetti elettronici per evitare che si addormentano durante le lezioni e le telecamere sono ormai piazzate quasi ovunque nelle aule e nelle scuole. Un sistema di controllo maniacale, sottolinea l’Agi, destinato ad aumentare nel tempo.

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