Bassetti: “Al Ministero della Salute servono tecnici. Io? Se mi chiamano, ci sono”

L’infettivologo non ha dubbi o timori: “Amo il mio lavoro, ma per ripartire servono persone che mettano ordine e conoscano la materia”

Può sembrare un autocandidatura, ma non lo è. O meglio è solo volersi mettere a servizio delle istituzioni perché il momento è delicato e perché servono persone che conoscono la materia, che l’hanno studiata e sanno dove poter mettere le mani. In questi giorni l’infettivologo Matteo Bassetti, tornato da poco da una vacanza negli Stati Uniti, è stato al centro di alcuni dibattiti e il suo nome è circolato parecchio, soprattutto nel centrodestra, come possibile Ministro della salute o come tecnico dirigente che faccia parte dello stesso dicastero. Lui, che ricopre la carica del direttore della Clinica di Malattie infettive  del Policlinico San Martino di Genova, per natura e per tipo di persona, non si tira certo indietro e a Notizie.com ribadisce: “Io al Ministero? Servirebbero dei tecnici, non ci sono dubbi, ma l’ho sempre pensato e sempre sostenuto. Certo, se qualcuno venisse da me e me lo chiedesse, sarei ovviamente onorato, lusingato per tale possibilità, mi metterei a disposizione per dare una mano come tecnico. Il ruolo, poi, non spetta a me dirlo ma sarei pronto”.

matteo bassetti
L’infettivologo Matteo Bassetti durante un convegno medico

Per il professor Bassetti che in questi ultimi due anni ha dato una grande mano dal punto di vista tecnico, informativo e medico, anche se in pochi gliel’hanno riconosciuto, non sarebbe un problema a venire a Roma: “Sono un medico da anni, amo il mio lavoro e so bene come funziona la macchina, riguardo al fatto che qualcuno faccia il mio nome sono solo rumors, non so nulla al riguardo, quello che posso dire è che se qualcuno pensa a me e mi dovesse chiamare, io ci sono. Come tecnico sarei pronto a dare una mano e a fare il mio dovere come ho sempre fatto“.

“Credo di conoscere bene la materia, saprei cosa fare per ripartire ci sarebbe da fare tanto”

Il professore
Il professore e infettivologo Matteo Bassetti durante la presentazione del suo libro (foto Ansa)

In questi ultimi mesi, il professor Matteo Bassetti non è mai stato tenero con chi facesse parte dei Ministero della Salute: “Ultimamente credo ci sia stata parecchia confusione anche nel gestire la situazione relativa al vaiolo delle scimmie, anche se non dovrebbe essere chiamato in questo modo, ma è per far capire. Penso che ci sia molto da  fare, credo ci sia bisogno di una riforma a livello strutturale, l’intera macchina penso che abbia bisogno di un profondo restyling. Insomma, ci sarebbe molto da  fare, prima cosa metter ordine e organizzare al meglio la campagna vaccinale non solo per il Covid, ma anche per il vaiolo e inoltre la necessità di un nuovo modo di gestire il Covid nel prossimo autunno per una convivenza vera e normale col virus e non certo allarmistica

Infine sul ministero della salute, Bassetti ha le sue idee piuttosto chiare che più volte ha ribadito e non fa che confermare a Notizie.com: Ho sempre detto che al ministero  della Salute penso ci debba essere un tecnico, perché non  c’è tempo di aspettare che qualcuno sia padrone della materia”. E soprattutto, conclude Bassetti il dicastero non solo “è uno dei più importanti negli ultimi anni”, ma “credo che per quello che è avvenuto sia diventato anche strategico come quello dell’Economia dove spesso si tende sempre a mettere dei tecnici. Credo si debba fare lo stesso per la Salute, soprattutto in un momento del genere che poi, chiunque sarà, lo ripeto, andrà bene. Fondamentale per ripartire nel migliore dei modi è che sia un tecnico“.

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