Olivia Newton, il ricordo di Ingrassia: “Un’icona senza tempo. Fare Grease è stato un sogno per me”

E’ venuta a mancare nelle ultime ore la dolce Sandy di Grease, Giampiero Ingrassia ha ricordato l’attrice: “Per me da una parte c’è la Loren e dall’altra lei

All’età di 73 anni si è spenta Olivia Newton-John, la biondina timida di ‘Grease‘ che ha fatto innamorare l’intero pubblico. Per oltre 30 anni ha lottato con una brutta malattia, diventando il simbolo di speranza per numerose donne. In esclusiva ai microfoni di Notizie.com il celebre attore e conduttore Giampiero Ingrassia l’ha così ricordata: “Ero un 17enne che d’estate sentì il singolo suo e di Travolta, con il film che doveva arrivare in autunno. All’epoca non esisteva la parola ‘musical’, era un film musicale, rock and roll con delle musiche dei Bee Gees: era interessante per noi anche attenderne l’uscita. Quando andai a vederlo sono impazzito, il film mi è piaciuto molto; era quasi una favola per me ed i ragazzi della mia età, c’era l’amore, la banda di scapestrati, una formula che colpiva tanto. Oltre a John Travolta, che tutti volevamo essere, c’era questa donna acqua e sapone di cui penso tutti i miei coetanei fossero innamorati. E’ stata un’icona di bellezza, dolce, con questi occhi che rapivano“.

Giampiero Ingrassia
Giampiero Ingrassia (Ansa)

“Non ha fatto troppi film – continua Ingrassiaperché era una cantante. Dopo due anni infatti fece ‘Xanadu‘, il film non andò benissimo mentre la colonna sonora ebbe grande successo. Io continuai a seguirla, diciamo che i primi amori non si scordano mai. Per me da una parte c’era Sofia Loren, così sensuale, e dall’altra Olivia Newton-John tenera e dolce. Lei fece numerosi dischi soprattutto negli anni ’80 e poi evidenzierei il grande coraggio, da donna, di lottare contro la malattia. E’ diventata un simbolo anche per questo; il fatto che sia morta circondata dagli affetti famigliari vuol dire che se ne è andata in pace“.

Un’icona conosciuta ed apprezzata da tutte le generazione:Lo vedo anche leggendo sui social: trovo messaggi senza età, scritti dai sessantenni ma anche dai coetanei di mia figlia 19enne: l’hanno ricordata in tantissimi. D’altronde Grease è un film che la gente ancora vede con piacere, fa tutt’ora ascolti pazzeschi quando lo trasmettono in tv. Capita anche a me mentre faccio zapping di soffermarmi a rivederlo. E’ allegro, ti fa stare bene ed allo stesso tempo parla di un amore di fine anni ’50, un’epoca mitica per i cambiamenti che si susseguivano. Tutti componenti che hanno permesso al musical di diventare un evergreen, non c’è giustificazione logica: è come una calamita, rimani rapito. Quando uscì al cinema io andai a vederlo 6-7 volte. Fecero anche un libro fotografico, con gli scatti di Grease: lo comprai e lo conservo ancora oggi gelosamente. Poi in quegli anni non esisteva internet, quindi era interessante anche seguire il più possibili i personaggi: c’era del mistero intorno alle loro vite“.

Anche lo stesso Ingrassia lavorò, tra gli interpreti principali, al Musical Grease nel 1997: Quando Saverio Marconi, il regista, mi chiese se volessi partecipare nel ruolo di Danny Zuko al lavoro che stava mettendo in piedi, accettai subito. Per me, 20 anni dopo, fare quello che avevo sognato era la magia del mio mestieri. Con una compagna poi come Lorella Cuccarini, che è stata una Sandy perfetta. E’ stato bello per tre anni, ora il musical è in giro con altri attori, ma le prime tre stagioni le abbiamo fatte io e Lorella. Mi sarebbe piaciuto che Travolta o la Newton, di passaggio in Italia, vedessero lo spettacolo; venne però uno dei due autori Jim Jacobs; andammo a cena insieme, parlammo molto di Grease e lui raccontò che nella versione nel ’72, quella di Broadway, Travolta non faceva Zuko ma Sonny, l’altro ruolo lo interpretava Richard Gere. Ci svelò questa curiosità, poi comunque per il film la situazione è cambiata. Io sono stato Danny per tre anni, ma l’unico Zuko è lui, così come l’unica Sandy è Olivia Newton-John“.

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