Austria: medico si suicida dopo aver ricevuto minacce di morte no-vax

Ondata di commozione in Austria per Kellermayr, uno dei volti noti tra gli esperti del Covid-19 e sostenitrice della vaccinazione

Il 29 luglio la dottoressa 36enne Lisa-Maria Kellermayr si è tolta la vita dopo le intimidazioni ricevute via mail da militanti anti-Covid. Monta la protesta dei sindacati, aperta un’inchiesta anche in Germania. In Austria una veglia in sua memoria.

Lisa Maria Kellermayr – aveva 36 anni

La dottoressa era stata tra le figure emblematiche della lotta alla pandemia, e i suoi appelli alla vaccinazione erano serviti a scalfire una certa resistenza nel Paese, che ha ancora oggi uno dei tassi più bassi di popolazione adulta immunizzata contro il Covid in Occidente.

Un suicidio assurdo

La donna, convinta sostenitrice dei vaccini contro il Covid e altre patologie, è stata trovata morta venerdì 29 luglio nel suo studio nella località di Seewalchen am Attersee, in Alta Austria. I pubblici ministeri hanno spiegato ai media di aver trovato tre biglietti del medico che facevano riferimento alla sua intenzione di suicidarsi. “Riceviamo regolarmente da oltre sette mesi minacce di morte da militanti anti-Covid e no-vax”, questo il suo ultimo grido dall’allarme nell’ultima intervista al giornale austriaco Der Standard, dove la dottoressa 36enne aveva detto di sentirsi abbandonata dallo Stato. Per la sua attività, era stata oggetto di persecuzioni e minacce di morte, tanto che era finita sotto scorta. Tuttavia, Kellermayr non si sentiva sufficientemente protetta dalle autorità, tanto da avere speso, come ha raccontato nella stessa intervista, circa 100.000 euro per misure di protezione extra. Inoltre, a giugno, aveva chiuso il suo studio temendo per l’incolumità dei suoi pazienti e del personale. Il suo corpo è stato trovato un mese dopo proprio in quello che fino a poche settimane fa era il centro del suo lavoro.

 Ondata di sdegno e sconcerto

La virologa avrebbe lasciato un biglietto in cui spiega le ragioni del gesto. La sua morte ha suscitato un’ondata di commozione nel Paese. “Mettiamo fine a queste intimidazioni e alle paure. L’odio e l’intolleranza non hanno posto nella nostra Austria”, ha affermato il presidente austriaco Alexander Van der Bellen, salutando Kellermayr come una dottoressa che si è distinta per la guarigione delle persone, la protezione dalle malattie e un approccio cauto alla pandemia. “Alcune persone si sono infuriate per questo. E queste persone l’hanno spaventata, minacciata, prima su internet e poi anche di persona, direttamente nel suo studio”, ha aggiunto il presidente. Il dramma di Kellermayr ha sconvolto anche il governo tedesco, che ha espresso “profonda costernazione” per il suicidio. Le autorità locali stanno collaborando con quelle austriache sul caso. In diverse città sono state organizzate commemorazioni e fiaccolate in ricordo di Kellermayr. “L’odio contro le persone è imperdonabile. Questo odio deve finire una volta per tutte”, ha detto il ministro della Salute Johannes Rauch.

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