Love Actually, ecco il confronto con Hugh Grant che fece infuriare Tony Blair: “C’è differenza tra i film e la vita reale!”

Ecco come Tony Blair rispose all’inappropriato confronto con il personaggio di Hugh Grant in Love Actually.

Hugh Grant nella celebre scena del ballo in Love Actually (2003)

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Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, il cinema concepito per il grande pubblico alle volte nasconde sotto testi o chiavi di lettura davvero nobili e sottili; tuttavia, sempre gli stessi prodotti commerciali, rischiano di alimentare false illusioni, fagocitando l’espressione di luoghi comuni e frasi fatte. Un caso particolarmente emblematico di tale semplificazione della realtà è presente in Love Actually (2003), dove, per andare incontro ad un facile ed efficace coinvolgimento emotivo, il primo ministro inglese, interpretato da un magnifico Hugh Grant, è protagonista di un vero approprio affronto al presidente degli Stati Uniti, il quale verrà pesantemente apostrofato durante una conferenza stampa: “Un amico [gli Usa] che fa il prepotente con noi [la Gran Bretagna] non è più un vero amico. E visto che i prepotenti capiscono solo le manieri forti, d’ora in avanti sarò propenso a usare di più la forza. E il presidente dovrà aspettarselo”. Nel suo appassionante afflato patriottico, il discorso di Hugh Grant trascinò gli animi di numerosi spettatori inglesi, che naturalmente caddero nell’improprio paragone con la realtà. In quel periodo infatti il premier britannico Tony Blair fu pesantemente criticato per aver favorito le sconsiderate politiche guerrafondaie di Geroge W.Bush. L’impietoso confronto con la dozzinale finzione di Love Actually portò Blair a dichiarare: “So che ci sono un po’ di persone che vorrebbero che io facessi un discorso in stile Hugh Grant in Love Actually. Ma la differenza tra un bel film e la realtà è che nella vita ci sono il giorno successivo, l’anno successivo e persino una vita successiva per contemplare le conseguenze rovinose di un facile applauso”.

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