Arriva la patente digitale: ecco cosa cambierà per sempre

La patente di guida e anche altri documenti personali diventeranno semplicemente un qr code e saranno solo digitali

Il Governo ha deciso e sta partendo la rivoluzione digitale per tutti i documenti di plastica, tra cui anche la patente, che al primo rinnovo diventeranno solo digitali, quindi dovremmo dire addio alla classica tessera di riconoscimento.

La patente di guida diventerà digitale –

Le novità non riguarderanno solo la patente e la carta d’identità elettronica, ma tutti i documenti che potranno finire in una sorta di portafoglio digitale, valido non solo in Italia, ma in tutti gli stati membri dell’Ue.

Addio al vecchio tesserino

Dal marzo del prossimo anno avremo un’altra rivoluzione digitale, tutti i nostri documenti d’identità, compresa la patente di guida e  la tessera elettorale, saranno solo in versione digitale. In pratica un Qr code sostituirà fisicamente tutte le varie tessere. Per quanto riguarda la patente basterà inquadrare il codice per verificare la regolarità del documento anche all’estero. “Collegheremo al wallet tutti i documenti”, ha confermato Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica, “non ci sarà bisogno di avere una patente cartacea, ma la metteremo direttamente lì, attraverso un QR Code”. Stesso procedimento con un qualsiasi documento digitale come la tessera elettorale. Tra le ipotesi al momento al vaglio quella di usufruire dell’App Io, con buona pace degli anziani, magari meno avvezzi alle questioni digitali.

Un documento facilmente controllabile

L’obiettivo di Colao è raggiungere quella che viene definita come una Schengen digitale: il ministro ha già avviato il confronto con i suoi omologhi di Grecia e Spagna sul tema, basterà inquadrare il codice per verificare la regolarità del documento anche all’estero, se ci si trova ovviamente all’interno dell’Ue. Stessa cosa si sta pensando riguardo la sanità “un fascicolo sanitario elettronico unico e accessibile ovunque e delle piattaforme di tele-visita o di tele-consulto che possano lavorare dappertutto in Italia”, ha concluso lo stesso Colao.

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