Tetto al prezzo del gas, è scontro tra Draghi e Rutte: i dettagli

Braccio di ferro nell’Ue sul tetto al prezzo del gas. Draghi spinge, ma per il momento la linea italiana non passa. Ecco tutti i dettagli.

Si fa sempre più duro il confronto nell’Ue sul tetto al prezzo del gas. Come ben sappiamo, il premier Draghi spinge ormai da tempo per arrivare ad un accordo e la sua posizione era condivisa anche dai Paesi principali come Germania, Spagna e Francia.

Rutte e Draghi
E’ scontro tra Rutte e Draghi sul tetto del prezzo del gas © Ansa

Ma, come riportato da Libero, nell’ultimo Consiglio Europeo la linea decisa dall’Italia non è assolutamente passata. L’Olanda con Mark Rutte, infatti, si è opposta alla proposta avanzata dal premier italiano precisando che “manca uno studio che dimostri le tesi di Draghi. Ci rivediamo a ottobre e vediamo cosa dicono i tecnici“.

La discussione, quindi, è stata rinviata all’autunno. Vedremo se in quel momento la linea di Draghi riuscirà a passare oppure i Paesi del Nord continueranno ad opporsi e, di conseguenza, il tetto al prezzo del gas sarà messo ancora una volta nel cassetto.

Tetto al prezzo del gas: strada in salita

Draghi
Draghi non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro sul tetto del prezzo al gas © Ansa

La strada per il tetto al prezzo del gas è davvero in salita. Da parte dell’Olanda e degli altri Paesi del Nord, almeno per il momento, non sembra esserci nessuna intenzione di fare un passo indietro e questo rende davvero molto complicato arrivare ad un accordo anche il prossimo autunno.

Naturalmente molto dipenderà dall’andamento della guerra e dal costo che raggiungeranno le bollette in questo terzo trimestre. Le previsioni di Nomisma non sono positive e vedremo cosa succederà in futuro. Sicuramente il presidente del Consiglio non cambierà la sua idea e continuerà a spingere per arrivare al tetto del prezzo del gas.

Si tratta di un passaggio fondamentale per riuscire a contenere l’aumento dei costi delle bollette. Ma questo problema, almeno per il momento, non sembra assolutamente spaventare l’Olanda che, come abbiamo detto, ha detto di no alla proposta di Mario Draghi rinviando il discorso in autunno quando ci sarà un nuovo Consiglio Europeo.

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