Bollette e call center aggressivi: finalmente puoi difenderti

Ecco come difendersi da bollette e call center aggressivi. Lanciata una prima campagna di comunicazione per aiutare i consumatori.

E’ ormai diventata una cosa quotidiana ricevere telefonata sempre più aggressive e l’attivazione di servizi non richiesti. Si tratta di un fenomeno di teleselling, che ha costretto l’Antistrust e l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente di lasciare una vera e propria campagna di comunicazione in aiuto dei consumi.

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Ecco come difendersi dalle bollette e dai call center aggressivi © Ansa

Si tratta di Difenditi così, una campagna che sarà diffusa in radio e in televisione per consentire a tutti i cittadini di sapersi difendere dalle bollette o i call center aggressivi. E lo stesso Sole 24 Ore ha fatto una breve lista che noi vi riproponiamo per essere pronti a non cadere nell’inganno.

Come difendersi da bollette e call center aggressivi

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I consigli per difendersi dai call center aggressivi © Ansa

Per prima cosa, il cliente deve assolutamente farsi dire il nome dell’azienda e perché. Poi bisogna ricordare che nessuna Autorità chiama le persone per attivare dei nuovi contratti e soprattutto non esiste nessun obbligo a concludere il contratto per telefono.

Il terzo posto di questa lista riguarda il mancato condizionamento. Per questo motivo non si è obbligati a scegliere un contratto diverso da quello in corso e, soprattutto, si può prendere anche del tempo per valutare attentamente la proposta che l’azienda ha deciso di fare.

Bisogna fare molta attenzione anche alle voci del prezzo finale. Specialmente nelle bollette, ci sono diversi passaggi e questo rende necessario ascoltare bene cosa dice la persona dall’altra parte del telefono e naturalmente leggere attentamente il contratto.

Ricordiamo che si ha sempre il diritto di ripensamento. Ci sono 14 giorni di tempo per annullare quanto scritto e questi partono dal momento della conferma scritta dell’accettazione dell’offerta oppure della lettera di benvenuto. In caso di problemi o altro, inviare un reclamo scritto alla stessa azienda perché si può essere stato vittima di una attivazione non richiesta. In questo caso, non si ha l’obbligo di pagare. Naturalmente l’altro consiglio che possiamo dare è quello di restare sempre informati e in caso rivolgersi all’Antitrust.

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