Gabriele Natalizia in esclusiva a ‘Notizie.com’: “La Russia è davvero vicina al suo obiettivo, ma la pace sembra essere lontana”.
Sono passati più di quattro mesi da quel 24 febbraio, giorno dell’inizio dell’operazione della Russia in Ucraina. La nostra redazione ha contattato Gabriele Natalizia, professore di Relazioni internazionali all’Università Sapienza di Roma e coordinatore del Centro Studi Geopolitica.info, per fare il punto della situazione.
“Dopo aver cambiato più volte i propri obiettivi – ha detto Natalizia ai nostri microfoni – ora la Russia sembra essere vicino al suo traguardo: la liberazione dei territori abitati dai russofoni“.
Ma questo non sembra avvicinare la pace. “Il governo ucraino – ha spiegato il professore della Sapienza – non sembra essere disponibile ad accettare perdite di sovranità. Una posizione che è resa inflessibile dai suggerimenti che arrivano dagli alleati. Inoltre, la trattativa è molto complicata anche per la posizione presa da Europa e Stati Uniti“.
Natalizia: “Dopo la conquista del Donbass la palla passa all’Ucraina”
Natalizia ha parlato anche degli scenari futuri: “Io credo che il bombardamento di Kiev sia stato solamente un segnale di avvertimento a Ucraina ed Europa. Dopo la conquista del Donbass da parte della Russia, la palla passa agli altri e le strade sono due. La prima è l’inizio dei negoziati, che saranno molto dolorosi visto che l’Ucraina dovrà fare delle concessioni. La seconda è quella di una guerra che si protrae per anni“.
E sul futuro di Putin il coordinatore del Centro Studi Geopolitica.info ha detto: “Al momento è molto complicato un cambio della guida del Cremlino. Non è da escludere che tutto quello che è successo abbia accorciato la vita politica di Putin, ma non ci sarà un nuovo presidente russo nel giro di qualche mese. Zelensky? Non è escluso che con i negoziati possa pagare un forte prezzo politico. Ma in questo periodo il presidente ucraino si è guadagnato una immagine molto forte a livello internazionale che rende molto difficile un passo indietro nonostante le concessioni che dovrà fare alla Russia in caso di negoziati“.
