Se Di Maio decidesse di abbandonare i grillini? La fine che farebbe il M5S

Cosa accadrebbe se Luigi Di Maio abbandonasse il Movimento 5 Stelle? Lo scenario dipinto dal noto sondaggista traccia una conclusione molto netta. 

di maio grillo conte
(Ansa)

Nonostante un inizio quasi in sordina e non proprio da leader, negli albori del Movimento di Grillo e Casaleggio in cui la protesta aveva la meglio sull’elettorato e sull’anima più rappresentativa dei “grillini”, negli anni dei 5 Stelle di governo Luigi Di Maio si è ritagliato senza dubbio giorno dopo giorno un ruolo di primo piano tra i pentastellati. Al punto da avere oggi la possibilità di determinare il futuro del Movimento stesso.

Nonostante la sua attitudine moderata, infatti, Di Maio rappresenta comunque il volto storico del partito, quello degli albori in cui veniva comunque ritratto a fianco di Grillo e Casaleggio nei vari Vaffa-Day. “Lui è la storia del partito mentre per gli italiani non c’è legame tra Conte e i grillini”, spiega sul quotidiano Libero il sondaggista Antonio Noto, presidente della Noto Sondaggi.

Le prossime elezioni, il centro e i cambi nei 5 Stelle

Al cuore delle prossime elezioni, per le quali continua comunque ad avere il pallino in mano il centrodestra, ci sarà molto probabilmente il voto degli indecisi. Un elettorato, spiega il sondaggista, che “in termini percentuali vale tantissimo e che in ogni elezione fa vincere o perdere qualcuno….”. 

Partendo dalla considerazione che i consensi di Meloni sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni, di “quattro-cinque volte rispetto alle Amministrative del 2017”, passando dal 4/5 per cento al 20/22 per cento. Ma senza aumentare però in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Il partito di Meloni infatti al Sud è rimasto su percentuali invariante, mentre al Nord è cresciuto enormemente. Per cui l’idea è che molti di questi consensi arrivino proprio dai suoi alleati della Lega.

Nonostante il suo posizionamento a destra, Meloni attira però emozioni e aspirazioni non solamente a destra. Visto che più del doppio del nuovo elettorato di Meloni proviene da un elettorato indeciso e volatile, presumibilmente anche legato a coloro che decisero negli scorsi anni di votare per il Movimento 5 Stelle e che oggi ne sono rimasti fortemente delusi. In particolare dopo la creazione di diverse alleanze per andare al Governo, stesso problema che oggi ha colpito la Lega di Salvini.

Cosa succederebbe però se Di Maio decidesse di andarsene dai Cinque Stelle? Da giorni infatti si vocifera che il titolare della Farnesina potrebbe cominciare a pensare a un progetto a sostegno di Draghi, magari accompagnato da centristi come Calenda e Renzi.  “Nell’immaginario collettivo, sarebbe un po’ la fine del M5S perché Di Maio in fondo è la storia del M5S”, chiosa secco il sondaggista Noto. Mentre dal lato di Conte, “il suo errore politico è stato quello di fare l’opa sui grillini”, concluse. “Se avesse creato un suo partito avrebbe avuto più successo rispetto a quello che ha oggi”.

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