Referendum sulla giustizia: ecco i motivi del fallimento

Il referendum sulla giustizia è stato un vero fallimento. I numeri di affluenza registrati sono tra i più bassi di sempre. E questo sembra rappresentare un chiaro segnale per il futuro.

Il fallimento del referendum sulla giustizia è sotto gli occhi di tutti. La speranza di raggiungere il quorum si è spenta quasi da subito visto che i dati sull’affluenza confermavano una scarsa partecipazione da parte dei cittadini. A fine giornata i numeri hanno confermato un flop.

Referendum giustizia
Il referendum sulla giustizia è stato un vero e proprio flop: i dettagli © Ansa

Solo il 20,9% è andato a votare i cinque quesiti referendari. Si tratta del numero più basso di sempre e questo potrebbe essere un insegnamento anche per il futuro. Sicuramente serve rivedere la questione del quorum (il 50%+1 in questo momento sembra essere un dato difficile da raggiungere), ma in questo caso sono diverse le cose sbagliate che hanno portato a questo fallimento. Andiamo a vedere nei dettagli motivi del flop.

I motivi del fallimento del referendum

Fallimento referendum
Ecco tutti i motivi del fallimento del referendum © Ansa

Come scritto da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, il principale motivo di questo fallimento del referendum è rappresentato dai quesiti davvero poco comprensibili. Nei sondaggi prima del voto circa l’80% delle persone interpellate aveva espresso di non essere in grado di percepire l’impatto dell’abrogazione delle norme.

Un altro motivo del flop è dovuto al fatto dei cinque quesiti, forse troppi. Non possiamo non menzionare una campagna sicuramente non all’altezza. Il momento storico non ha aiutato, ma anche il passo indietro da parte di Salvini, come ribadito da Benedetto Della Vedova in più di un’occasione, nelle ultime settimane non ha aiutato al referendum di riuscire a decollare.

Tutti fattori che hanno contribuito al flop. Ora sicuramente c’è da fare una riflessione per evitare in futuro un nuovo risultato negativo. In futuro si ragionerà sul quorum, ma anche sul numero di quesiti da presentare. In questo caso cinque sono sembrati troppi e, soprattutto, non erano assolutamente di facile comprensione.

Vedremo, quindi, se ci sarà un cambio di passo ai prossimi referendum oppure se, come già successo in passato, non si arriverà ad un accordo e quindi saranno confermate queste regole.

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