Topless in piscina, ecco la prima città tedesca che lo autorizza

Dopo una disputa sull’identità di genere, in Germania una città permetterà alle donne di fare il bagno in topless: scopriamo il luogo in questione

Quella del topless è una tematica che ci accompagna ormai da anni: pur avendo piuttosto seguito ed interesse, rimane una questione sulla quale di tanto in tanto scontrarsi, con molte donne indignate per le scelte prese in merito. Dai tradizionalisti ai più rivoluzionari, in tantissimi affrontano il tema e ne discutono, secondo chiaramente il proprio punto di vista.

Topless in piscina in Germania
Go Topless marchers protest in Venice, California (Ansa)

Uno tra i Paesi che si mobilita maggiormente per questo argomento è la Germania: i tedeschi hanno infatti anche un popolare movimento nudista noto come FKK, acronimo di Frei Koerper Kultur, ovvero Cultura del Corpo Libero. In zona, a supporto della loro serenità nell’affrontare la questione legata al topless, c’è da dire che la maggior parte delle saune sono miste ed ai clienti è spesso richiesto di spogliarsi per motivi di igiene.

Germania, ecco dove è permesso il topless

La decisione in merito al topless è arrivata dopo che in una piscina locale era stato chiesto ad una bagnante di coprirsi il petto: la richiesta ha fatto nascere delle proteste, visto che la protagonista si identificava con il genere maschile e quindi volenterosa di esibire soltanto la parte inferiore del costume.

Topless in piscina in Germania
Tetazo topless protest in Buenos Aires (Ansa)

Dopo una disputa sull’identità di genere è arrivata la decisione: la città tedesca di Gottinga, prima nel Paese, permetterà alle donne di fare il bagno in piscina in topless. Il comitato sportivo del luogo in questione ha raccomandato a tutta la cittadina di consentire che i nuotatori possano fare il bagno «oben-ohne», ossia senza top, a partire dal 1° maggio nei weekend. Ora a fare la polemica è la questione relativa al fine settimana: per alcuni residenti del posto la scelta non è sufficiente e precisano che l’uguaglianza di genere non può esistere solo nei tre giorni indicati. Dal canto loro le autorità locali hanno chiarito che tale regola è necessaria per evitare di influenzare le lezioni di nuoto nelle scuole, che si tengono appunto nelle restanti giornate della settimana.

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