Mascherine, arriva la doccia gelata per gli italiani: l’annuncio di Speranza

Lo stato di emergenza è ormai finito da quasi un mese, ma Speranza non indietreggia e continua a tenere la linea del rigore sulle mascherine. Ecco tutte le ultime novità e cosa prevede l’ordinanza del ministro della Salute che sarà firmata nelle prossime ore.

Le mascherine continueranno a fare parte della nostra per almeno un altro mese. Il ministro Speranza, infatti, ha annunciato che nelle prossime ore firmerà un’ordinanza che vedrà la proroga dell’obbligo del dispositivo di protezione in alcuni luoghi almeno fino al prossimo 15 giugno. Al termine del prossimo mese il Governo si ritornerà a riunirsi per valutare meglio la situazione pandemica e capire se eliminare definitivamente, come in molti sperano, le mascherine.

Roberto Speranza
L’annuncio di Speranza sulle mascherine è una vera e propria doccia fredda per gli italiani © Ansa

Entrando nei particolari dell’ordinanza, l’obbligo delle mascherine, oltre che per la scuola, sarà confermato anche per i mezzi pubblici locali e a lunga percorrenza, per gli spettacoli nei cinema e nei teatri e per tutte le competizioni sportive che si svolgono al chiuso. Per quanto riguarda lavoro e negozi, secondo le ultime indiscrezioni, si dovrebbe procedere con una raccomandazione.

Nessuna novità particolare, invece, per quanto riguarda il Green Pass. La certificazione verde dalla prossima settimana, almeno stando alle parole del sottosegretario Costa, dovrebbe valere solamente per ospedali e Rsa.

Speranza: “La pandemia non è finita”

Roberto Speranza
Speranza ribadisce: “La pandemia non è finita. Ci vuole la massima attenzione” © Ansa

Il ministro Speranza ha spiegato il perché della decisione dell’obbligo delle mascherine durante il suo intervento alla conferenza nazionale dell’Anaao Giovani. “La pandemia non è assolutamente finita – ha ricordato il titolare della Salute riportato dall’Ansasiamo in una fase davvero cruciale, ma fortunatamente abbiamo strumenti diversi per gestirla. Proprio per questo motivo chiediamo di intensificare la campagna vaccinale delle quarte dosi per gli over 80 e i soggetti fragili“.

Il ministro in questo intervento ha anche sottolineato come “il lascito di questa pandemia non deve essere solamente rappresentato dalle difficoltà, ma anche da uno scatto di consapevolezza dell’importanza delle politiche per la salute e la consapevolezza che possiamo fare un importante passo in avanti“.

La replica dell’Anec

Cinema
L’Anec replica alle parole di Speranza © Ansa

Le parole di Speranza non sono piaciute all’Anec (Associazione nazionale esercenti cinema). “E’ inaccettabile che sia lo spettacolo l’unico a pagare una pesante penalizzazione in materia di protocollo di Covid – si legge in una nota riportata dall’Ansa le anticipazione vedono una raccomandazione delle mascherine per tutte le attività, compere le realtà commerciali molto affollate, mentre si obbligano i cinema a imporre la FFP2. Proprio per questo chiediamo al Consiglio dei Ministri per evitare un ulteriore danno all’esercizio cinematografico, in vista di due mesi che vedranno arrivare in sala alcuni blockbuster di forte appeal che potrebbero consentire un ritorno in sala di pubblico“.

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